Caso Epstein, la regina Elisabetta toglie il titolo di altezza reale al principe Andrea

Un altro duro colpo per il Duca di York dopo la decisione di un giudice americano, ieri, di mandarlo a processo negli Usa per violenza sessuale su una minorenne

Il principe Andrea rimette nelle mani della regina Elisabetta i suoi incarichi militari

Il principe Andrea rimette nelle mani della regina Elisabetta i suoi incarichi militari

Londra - Il principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta, ha rimesso nelle mani della sovrana tutti i suoi residui incarichi ufficiali e i gradi militari onorifici che ricopriva a nome della casa reale in Gran Bretagna dopo la decisione della giustizia Usa di non archiviare la causa civile intentata contro di lui per presunti abusi sessuali. Il duca di York, 62 anni il mese prossimo, è stato coinvolto dalle accuse di una delle presunte vittime del defunto miliardario pedofilo americano Jeffrey Epstein.

 La rinuncia, fatta ufficialmente dallo stesso principe, ma concordata con la regina (quindi di fatto ordinata), riguarda i ruoli assegnati storicamente Andrea in rappresentanza della dinastia dei Windsor come patrono di associazioni caritative o culturali. Ma soprattutto i vari comandi militari d’onore, a iniziare da quello di colonnello del prestigioso reparto delle Grenadier Guards, ereditato dal defunto padre Filippo, ricoperti finora con orgoglio anche nella sua veste di veterano delle forze armate decorato per la sua partecipazione in prima linea alla guerra delle Falkland/Malvinas combattuta dal Regno Unito contro l’Argentina. 

«Con l’approvazione e l’Accordo della Regina - si legge in una secca nota diffusa stasera da Buckingham Palace all’indomani della decisione della giustizia americana riguardante la prosecuzione della causa civile intentata da Veronica Giuffre nei confronti di Andrea - le affiliazioni militari e i patronati Reali del Duca di York sono stati rimessi nelle mani» di Sua Maestà. 

«Il Duca di York - recita ancora la nota in riferimento alla sospensione già in atto da diversi mesi del principe da qualunque attività ufficiale di rappresentanza della monarchia - continuerà a non svolgere impegni pubblici» durante la durata della causa «e si difenderà nell’ambito di questo caso come un privato cittadino».