Russia, corsa contro il tempo per evitare il default. Ma le borse lo danno per certo

Il Tesoro americano ieri aveva annunciato di non rinnovare la concessione che permette alla Russia di continuare a pagare i bond attraverso le banche americane

Mosca - Ormai è una corsa contro il tempo della Russia per scongiurare il disastro. La Credit Bank of Moscow (Mbk) controllata dall’oligarca russo Roman Avdeev lotta contro le scadenze per evitare il default sul pagamento di una cedola maturata lo scorso 10 maggio su un eurobond subordinato. «La capacità della banca di fare pagamenti» attraverso «i consueti canali è ancora limitata dalle restrizioni sul congelamento degli asset imposte a Mkb dall’Ufficio sull’implementazione delle sanzioni della Gran Bretagna (OFSI)», scrive l’istituto moscovita, una delle maggiori banche private del Paese.

Putina. "Russia più forte grazie alle sanzioni"

«Sebbene la banca abbia fatto richiesta» all’ufficio britannico per una «licenza» che «consenta tali pagamenti, non ci sono garanzie che tale licenza venga accordata a breve. Perciò Mkb - che invita i sottoscrittori dei bond a contattarla - sta valutando alternative concrete per facilitare il pagamento della cedola a tutti gli investitori dei suoi eurobond». Intanto il Dipartimento del Tesoro americano ieri aveva annunciato che non intende rinnovare la concessione che permetteva alla Russia di continuare a pagare gli investitori attraverso le banche americane.

Nel complesso, il governo russo dovrà ripagare dunque circa 20 miliardi di dollari di obbligazioni, per lo più in dollari, e circa 500 milioni di dollari di interessi nel prossimo mese. Questa decisione potrebbe far scattare in default la Russia, che ha una dozzina di pagamenti da onorare entro la fine dell’anno. Le Borse asiatiche chiudono in ordine sparso dopo i verbali della Fed e con gli investitori che si concentrano sull’andamento dell’economia cinese.

Sui mercati continua a tenere banco il tema dell’inflazione con le banche centrali che lavorano alle prossime mosse sui tassi. Resta alta l’attenzione sulla guerra in Ucraina mentre si avvicina sempre di più il default della Russia. La Banca centrale russa intanto  «mantiene aperta la prospettiva di una nuova riduzione dei tassi nelle prossime riunioni» dopo la sforbiciata da 300 punti base decisa oggi.

«Nelle sue decisioni sui tassi la Banca di Russia prenderà in considerazione le dinamiche di inflazione attuali e attese relative al target e ai processi di trasformazione economica, come pure i rischi posti dalle condizioni domestiche ed esterne e la reazione dei mercati finanziari», spiega l'istituto. La Banca di Russia si attende che l'inflazione scenda al 5-7% nel 2023 e ritorni al 4% nel 2024. La prossima riunione per decisioni di politica monetaria è stata fissata il 10 giugno.