Covid, torna la paura a New York. Allerta alta. Il ruolo di Omicron 4 e 5 e dei vaccini

Nelle ultime 2 settimane i decessi legati al Coronavirus sono saliti del 7% negli Stati Uniti

New York, emergenza coronavirus (Ansa)

New York, emergenza coronavirus (Ansa)

Il Covid torna a spaventare New York. Nelle ultime ore il livello di allarme è tornato "alto". Lo hanno comunicato le autorità sanitarie della metropoli americana a seguito dell'elevata circolazione del virus e dell'aumento della pressione sugli ospedali.

Il livello di allerta Covid nella città di New York è ora "alto", ovvero c'è una elevata diffusione del virus e la pressione sul sistema sanitario sta aumentando. Lo affermano le autorità sanitarie della città.

Decessi in aumento in Usa

Nelle ultime due settimane i decessi a causa del Covid sono aumentati come pronosticato dagli esperti di salute pubblica americani: nelle ultime due settimane le morti sono salite del 7% nell'Unione. Ma l'incidenza varia da zona a zona.

I motivi

Secondo gli esperti, l'incremento dei decessi non dipende dalla gravità della variante Omicron, che rappresenta la maggior parte dei nuovi contagi, ma dalla riduzione dell'immunità che era stata creata dai vaccini, dal basso tasso di cittadini che hanno fatto la terza e quarta dose e dall'allentamento delle misure di protezione obbligatorie, come l'uso delle mascherine. L'ultima settimana i nuovi casi di covid sono saliti del 44% attestandosi a +77.000: mentre la scorsa settimana erano stati 44.0000. Le zone più colpite restano quelle del Nord-Est.

L'allarme di Ricciardi

Nei giorni scorsi, il virologo Walter Ricciardi, di rientro dagli Stati Uniti aveva sottolineato come gli studiosi americani fossero terrorizzati per il diffondersi di alcune sottovarianti di Omicron.

Vaccino ai bambini

Nelle ultime ore la Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia del farmaco statunitense, ha autorizzato una dose di richiamo del vaccino Pfizer contro il coronavirus, negli Stati Uniti, per bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. La Fda ha affermato che l'efficacia del vaccino diminuisce nel tempo dopo la seconda dose e per questo ha stabilito che i benefici di una terza dose superano i rischi.