Gb, Johnson punta ad abolire distanziamento dal 21 giugno. Ma frena su viaggi all'estero

Qualche spiraglio dal 17 maggio, ma con cautele e limitazioni rigorose per non alimentare il rischio connesso alla varianti del virus e alla possibilità di reimportare casi di Covid dall'estero

Boris Johson

Boris Johson

Londra - La Gran Bretagna potrebbe abolire il 21 giugno la regola del distanziamento di un metro tra le persone. E' l'ipotesi formulata dal premier, Boris Johnson, durante un evento elettorale nel Nord dell'Inghilterra. "Penso che ci sia una buona possibilità", ha auspicato Johnson. Johnson ha però frenato sulla ripresa dei viaggi turistici all'estero dal Regno Unito, confermando l'intenzione di aprire qualche spiraglio dal 17 maggio, ma con cautele e limitazioni rigorose per non alimentare il rischio connesso alla varianti del virus e alla possibilità di reimportare casi di Covid dall'estero. "Vogliamo fare qualche apertura" in materia di viaggi dal 17 maggio, "ma non credo che la gente di questo Paese voglia vedere un afflusso di malattie da ovunque altrove, e certamente non lo voglio io", ha tagliato corto il primo ministro Tory britannico conversando con i giornalisti a margine di una visita a Hartlepool, in Inghilterra, a tre giorni dalle elezioni locali di giovedì 6.

Interpellato sull'intenzione attribuita al governo di stilare una 'lista verdè di Paesi stranieri a più basso rischio verso i quali poter riprendere a viaggiare per turismo dopo il 17 maggio, Johnson ha poi glissato, precisando che un annuncio al riguardo sarà dato "quando possibile". E ha comunque insistito che qualunque allentamento sarà accompagnato dalle necessità di essere "molto, ma molto duri" nelle cautele relative al pericolo d'importazione delle varianti del coronavirus.