Covid e Corea del Nord oggi. L'esperto: "Ecco perché Omicron fa così paura a Kim Jong-un"

Il Coronavirus ha causato le prime vittime in uno dei Paesi più poveri al mondo. Il sistema sanitario, il livello di vaccinazioni: perché si teme una strage

Mentre nella maggior parte del resto del mondo si allentano le restrizioni c'è un Paese dove monta la paura per la pandemia e si attua un lockdown severissimo "prima maniera" (come quelli di fine 2019 e inizio 2020 in Cina e nel mondo). E' la Corea del Nord. Paese che sino ad ora era rimasto immune (anche se a causa del regime di Kim Jong-un è sempre difficile capire cosa accada realmente nel Paese) al Covid.

Lockdown in Corea del Nord
Lockdown in Corea del Nord

La situazione Coronavirus

La Corea del Nord ha comunicato il decesso di 6 persone dopo che ieri, per la prima volta dell'inizio della pandemia di Covid-19, da Pyongyang è arrivata la conferma ufficiale dei primi casi. Notizie dell'agenzia Kcna segnalano "circa 18.000" casi di "persone con febbre" in 24 ore e precisano che, tra le 6 persone decedute, una era risultata positiva alla variante Omicron.  Secondo la Kcna, "solo il 12 maggio circa 18.000 persone hanno avuto la febbre in tutto il Paese" e "al momento fino a 187.800 persone sono isolate e vengono curate". Stando all'agenzia, "da fine aprile una febbre, con cause ignote, si è diffusa in modo esplosivo" in Corea del Nord (con una popolazione di circa 25 milioni di persone), "con oltre 350.000 persone" contagiate "in poco tempo", tra le quali "almeno 162.200 sono guarite".

Lockdown totale

Kim Jong-un si è presentato con la mascherina azzurra in pubblico, per la prima volta in oltre due anni di pandemia, a rimarcare «l'estrema gravità del momento». Alla riunione d'emergenza del Politburo del Partito dei Lavoratori il leader nordcoreano ha parlato di «massima emergenza» per «vincere» la lotta al «virus maligno» nel primo caso e focolaio ufficiali che hanno portato a disporre il lockdown sull'intero Paese, secondo l'agenzia ufficiale Kcna

Il parere dell'esperto

"Sei morti e decine di migliaia di casi di Covid da variante Omicron in Corea del Nord. Si rischia una catastrofe simile a quella del 2020", avverte in un tweet Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Chi non si è vaccinato può già capire, sempre che lo voglia - aggiunge - i danni di Omicron in un Paese senza vaccini. Buona visione".

Perché il Covid spaventa la Corea del Nord

La Corea del Nord è uno dei Paesi più poveri al mondo: nel 2017 era la 178esima nazione su 192 per Pil nominale pro capite. Secondo l'Indice di libertà economica del 2020, la Corea del Nord è la nazione meno libera economicamente tra le 180 classificate. Secondo fonti Cia il tasso di disoccupazione si attesta intorno al 25%.

​​Il sistema sanitario Nord coreano

Una indagine di Amnesty international del 2010 definiva "a pezzi" il sistema sanitario della CCorea del Nord: "Amputazioni e altri interventi chirurgici invasivi vengono praticati senza anestesia. Questo è solo un esempio della disperata condizione del sistema sanitario della Corea del Nord, descritto oggi da un rapporto di Amnesty International, intitolato proprio ‘Sistema sanitario a pezzi in Corea del Nord‘.

La situazione degli ospedali

Il rapporto, basato su interviste a oltre 40 nordcoreani residenti all’estero, la maggior parte dei quali ha lasciato il paese tra il 2004 e il 2009, e a operatori sanitari che sono in contatto con nordcoreani, racconta di ospedali a malapena funzionanti e privi di medicinali e di epidemie causate dalla malnutrizione. Testimoni hanno riferito di aghi ipodermici non sterilizzati e di lenzuola non regolarmente lavate.

‘La Corea del Nord non viene incontro ai più elementari bisogni per la salute e la sopravvivenza dei suoi cittadini. Questo è vero soprattutto per coloro che sono troppo poveri per pagare le cure mediche‘, ha dichiarato Catherine Baber, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International.

Sanità gratis per tutti

"Secondo i dati del 2010 dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms), con meno di un dollaro all’anno pro-capite, la Corea del Nord è il paese che spende meno al mondo per la salute dei propri cittadini. Il governo si ostina a dichiarare che il sistema sanitario è gratuito per tutti, ma molti testimoni hanno raccontato ad Amnesty International che dagli anni Novanta hanno dovuto pagare per ogni prestazione, compensando di solito i medici con sigarette, alcool o cibo per le visite più generiche e in contanti per analisi e interventi chirurgici", si legge nell'inchiesta di Amnesty.

Livello di vaccinazione inesistente

Ad aggravare la situazione c'è il praticamente inesistente livello di vaccinazioni in Corea del Nord dovuto alla chiusura del paese e al rifiuto dei vaccini dall'estero La rapida diffusione del virus evidenzia il potenziale di una grave crisi in un Paese che non dispone di risorse mediche, ma che ha rifiutato l'aiuto internazionale per le vaccinazioni e ha tenuto chiuse le frontiere. Gli analisti hanno detto che l'epidemia potrebbe minacciare di aggravare la già difficile situazione alimentare del Paese isolato quest'anno, poiché la chiusura ostacolerebbe la "lotta a tutto campo" contro la siccità e la mobilitazione della manodopera. Proprio la chiusura del Paese aveva sino ad ora consentito di evitare l'ingresso del virus in uno dei pochi paesi a regime comunista rimasti. Ora però lo scoppio dei casi di variante Omicron (molto più infettiva del Coronavirus partito dalla Cina nel 2019), fa temere il peggio. 

l Nord ha sempre negato di avere avuto casi di Covid grazie alla chiusura delle frontiere decisa a gennaio 2020 dopo l'esplosione della crisi a Wuhan, in Cina. La leadership ha rifiutato i vaccini dal mondo esterno, anche quelli già pianificati dal Covax, il programma sostenuto dall'Organizzazione mondiale della sanità, oppure offerti da Cina e Russia. Dal 3 gennaio 2020 all'11 maggio 2022, il Nord ha avuto «zero casi confermati di Covid-19 e zero decessi», secondo il database dell'Oms: ora si è aperto un nuovo capitolo con possibili scenari devastanti viste le scarse difese medico-sanitarie della Corea del Nord. 

Età media popolazione

Ad "aiutare" la Corea potrebbe essere comunque una bassa età media della popolazione (intorno ai 34 anni rispetto ad esempio ai 45 dell'Italia). Come è noto infatti il virus diventa sempre più letale con l'aumento degli anni delle persone colpite. La popolazione per fasce d'età: 0-14 anni: 20,65%, 15-64 anni: 69,86%, 65 anni e oltre: 9,5%. Naturalmente incide anche il livello sanitario con l'accesso alle cure ordinarie della popolazione e le patologie: e qui la Corea non è certo messa bene.

Il regime della Corea del Nord

Secondo la sua Costituzione, la Corea del Nord è uno Stato socialista con un sistema economico pianificato. De facto, è una dittatura totalitaria di stampo stalinista, con un culto della personalità intorno alla dinastia Kim.

Povertà e arsenale nucleare

Nonostante sia uno dei Paesi più poveri al mondo il presidente Kim Jong-un ha allestito negli ultimi anni uno degli arsenali nucleari fra i più attrezzati (soprattutto se messo in relazione alla ricchezza del Paese) al mondo con lanci "dimostrativi" di missili che si susseguono. Una situazione che crea continua tensione con gli Usa ma soprattutto con i Paesi vicini (in particolare Corea del Sud e Giappone). Un esempio Pyongyang, a poche ore dalla conferma dell'assalto della variante Omicron al precario o inesistente sistema sanitario nazionale, ha annunciato il sedicesimo test missilistico da inizio anno con il lancio da Sunan, alle porte della capitale, di tre vettori balistici a corto raggio finiti nelle acque del mar del Giappone. Hanno volato per circa 360 km con un apogeo di circa 90 km e una velocità massima stimata dai militari di Seul pari a cinque volte quella del muro del suono (Mach 5).

Vaccini offerti dalla Corea del Sud

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol (la ha offerto l'invio in Corea del Nord di vaccini contro il Covid-19 all'indomani dell'annuncio del primo focolaio nel Paese in oltre due anni di pandemia. «Il presidente Yoon Suk-yeol ha in programma di fornire vaccini e altre forniture mediche», ha riferito il portavoce Kang In-sun in una nota, assicurando che saranno «tenuti a tal proposito discussioni con la parte nordcoreana sui dettagli». Stessa cosa starebbe facendo la Cina. Occorre ricordare che dallo scoppio della pandemia nel 2020 la Corea del Nord aveva sempre rifiutato i vaccini "scoperti all'estero", anche quelli cinesi.