Cina, il Covid torna a fare paura. Mega focolaio Omicron: oltre 9 milioni in lockdown

A Shanghai sono state chiuse le scuole. Lockdown totale per la metropoli di Changchun

Shangai - Il Covid torna a spaventare la Cina. Il Paese da dove, nel 2019, è partita la pandemia e che, dopo la fase iniziale, ha praticato una strategia a "contagi zezo" che prevedeva lockdown locali alla rilevazione dei primi casi di positività, sembra essere in difficoltà nel tentativo di controllare la nuova ondata.

L'impennata di casi

Da diversi giorni in Cina si registrava un aumento dei "casi interni" (come da sempre definiti nel Paese asiatico i contagi non portati da stranieri arrivati in Cina).

La Pandemia in Cina

Detto che la reale situazione del Covid in Cina è difficile da delineare. Nonostante sia lo Stato da cui la Pandemia è partita i numeri dei contagi e dei decessi. Ufficialmente sono infatti solo 4.636 i morti per Covid in Cina. Un numero difficilmente conciliabile con la mortalità del virus.

E' arrivata la variante Omicron

In ogni caso il sud est asiatico in questi mesi è stato colpito, dopo l'Europa, dalla variante Omicron che (molto più infettiva ancorché meno grave) ha già mandato in tilt il sistema sanitario di Hong Kong negli scorsi giorni.

I contagi zona per zona

Ieri in Cina continentale sono state segnalate 397 infezioni di Covid-19 a trasmissione locale; lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale. Di queste, 121 sono emerse nello Shandong, 98 nello Jilin, 36 nello Jiangsu, 26 nel Gansu, 18 ciascuno a Tianjin e nello Shaanxi, 16 ciascuno nell'Hebei nello Zhejiang, 11 ciascuno a Shanghai e nel Guangdong. Il resto dei casi sono stati riportati in altre 7 suddivisioni a livello provinciale, come precisato dall'ente nel consueto bollettino giornaliero.

Secondo la commissione sono stati rilevati inoltre 158 nuovi contagi importati. A Shanghai sono emersi 3 nuovi casi sospetti, tutti provenienti dall'esterno della Cina continentale. Non vi sono stati ulteriori decessi correlati alla malattia. Sempre ieri vi è stata inoltre la segnalazione di 814 asintomatici, 111 dei quali provenienti dall'estero.

I contagi in Cina da inizio pandemia

Al 10 marzo il totale dei contagi confermati in Cina continentale, che comprende i casi locali e quelli importati, ha raggiunto quota 112.940 con 5.024 pazienti ancora in terapia, di cui 6 in condizioni gravi. Da inizio pandemia, in Cina continentale sono in totale 4.636 le persone che hanno perso la vita a causa del virus.

Stategia "zoro contagi" a rischio

La strategia "zero-Covid" evocata dalla leadership cinese è in viva difficoltà in questi giorni, a causa di una nuova fiammata pandemica che sta spingendo le autorità a proclamare lockdown per intere metropoli. Un focus particolare riguarda la megalopoli di Shanghai, che ha oltre 26 milioni di abitanti, e che ha rilevato nell'ultimo mese più casi di quelli registrati durante la prima ondata Covid del 2020.  A diffondersi in maniera estensiva, come accaduto anche in Europa e in altri paesi dell'Asia, è la variante Omicron che è considerata più diffusiva ma meno letale delle precedenti versioni del coronavirus.

Lockdown a Changchun

Oggi è toccato a Changchun, la capitale della provincia di Jilin, di entrare in lockdown. Si tratta di una metropoli con quasi 10 milioni di abitanti, dopo che il provvedimento è stato ordinato in seguito alla rilevazione di oltre mille casi nella scorsa settimana.  Sembrano numeri bassi, dal punto di vista europeo. Tuttavia la strategia decisa dalla presidenza di Xi Jinping per affrontare il Covid prevede dei livelli di reazione ben più decisi rispetto a quelli dei paesi occidentali. Oggi, al termine della sessione annualle dell'Assemblea del popolo, il primo ministro cinese Li Keqiang ha ribadito che manterrrà un approccio "basato sulla scienza e mirato".

Il peggior lockdown dopo Wuhan

Quello attuale è il più grande lockdown attuato in cina dopo quello di Wuhan, la città dove nell'inverno del 2019 scoppiù il primo focolaio di Covid.

Scuole chiuse a Shanghai

A Shanghai oggi è stata ordinata la chiusura delle scuole e il passaggio all'insegnamento a distanza, dopo che sono stati rilevati oltre 300 casi sintomatici nello scorso mese, dopo che nei due anni precedenti in tutto erano stati rilevati solo 400 casi e sette morti. Oggi ne sono stati rilevati 11, con 64 infezioni asintomatiche. Le autorità cinese considerano confermati solo i casi sintomatici. Le autorità hanno ordinato screening di massa e parziali lockdown in diverse aree della città. E sostengono che la nuova fiammata sarebbe iniziata a causa di un arrivo dall'esterno, a partire da un Covid hotel.

Situazione ancora difficile a Hong Kong

Ben più difficile appare la situazione a Hong Kong, che sta vivendo da tempo una pesante ondata Covid, che ha avuto qualcosa come mezzo milione di casi da dicembre 2021 e oggi registrava circa 29mila casi attivi. Sono stati registrati oltre 3mila morti.

Via libera ai test rapidi in Cina

La Cina introdurrà i test antigenici rapidi per la prima volta dallo scoppio della pandemia del Covid-19, secondo quanto annunciato dalla Commissione sanitaria nazionale, per contrastare la variante di Omicron in rapida diffusione a dispetto della politica della 'tolleranza zero'. Ampiamente usati nel resto del mondo, i test rapidi sono stati limitati in Cina.

I kit saranno ora disponibili per normali cittadini e cliniche. La svolta è maturata quando la Cina è alle prese con numeri di casi mai visti dall'inizio della pandemia, con 1.100 nuove infezioni interne segnalate oggi, per la prima volta a quattro cifre dal picco di Wuhan.