Cellule immortali "rubate": dopo 70 anni i discendenti fanno causa a Big Pharma

Henrietta Lacks morì di cancro e furono prelevate senza consenso. Le sue cellule riprodotte in laboratorio sono ancora utilizzate per le principali ricerche

Cellule in laboratorio

Cellule in laboratorio

Le "rubarono" le cellule rendendole immortali  70 anni fa  e ora gli eredi chiedono giustizia e un maxi risarcimento a Big Pharma che grazie a loro avrebbe ricavato una fortuna:  i discendenti di Henrietta Lacks, morta di cancro 70 anni fa, hanno fatto causa alla Thermo Fisher Scientific per aver profittato dalle cellule "immortali" che furono prelevate senza il suo consenso alla loro antenata e che oggi, riprodotte in migliaia di miliardi di copie, "vivono" nei laboratori di tutto il mondo e sono utilizzate nelle principali ricerche e sperimentazioni. Definite immortali per la capacità che hanno di produrre una nuova generazione ogni 24 ore a causa di una mutazione provocata dal tumore stesso.

Le cellule "Hela" raccolte dal medico della Johns Hopkins University George Gey in un'ala segregata dell'ospedale dove Henrietta era in fin di vita per cancro, hanno volato nello spazio, sono servite a testare un vaccino antipolio, per studiare l'herpes, la leucemia e il Parkinson. Così chiamate dalle iniziali della loro involontaria donatrice, sono oggi, con l'esperimento Tuskagee quando neri americani divennero cavie per studi sulla sifilide, la ragione dei sospetti che molti afro-americani nutrono nei confronti della scienza ufficiale al punto da rifiutare il vaccino anti-Covid.

Henrietta era una contadina della Virginia madre di cinque figli, discendente di schiavi e analfabeta. L'industria del farmaco ha guadagnato miliardi grazie alla sua eredità genetica, eppure i suoi discendenti sono così poveri che molti non possono neppure pagare l'assicurazione per la salute.

La Thermo Fisher «fece la scelta consapevole» di riprodurre in massa le sue cellule, "approfittando di un sistema medico ingiusto dal punto di vista razziale", ha detto Ben Crump, l'avvocato dei diritti civili che rappresenta i discendenti. Se Henrietta morì inconsapevole di tutto, solo decenni più tardi i discendenti entrarono a conoscenza dei fatti, "e tuttavia da allora non hanno visto un centesimo", ha detto l'avvocato. L'azione legale, se accolta, mira a risarcire la famiglia e prevenire che Thermo Fisher possa usare le cellule in futuro senza ulteriore autorizzazione. Le Hela sono state le prime cellule rese immortali in laboratorio e dagli anni '50 rappresentano una manna per la ricerca: ce ne sono tante in giro per il mondo che, se affiancate una all'altra, avvolgerebbero per tre volte la circonferenza del pianeta. I tessuti malati di Henrietta hanno prodotto 50 milioni di tonnellate di cellule, pari a cento Empire State Building.