Covid, pandemia alle stelle in Brasile. E in India spunta il "fungo nero"

L'allentamento delle misure nel Paese sudamericano alle origini del dramma. In Asia nuova sindrome nei pazienti con coronavirus

L'allentamento delle misure in Brasile sta causando un dramma sanitario

L'allentamento delle misure in Brasile sta causando un dramma sanitario

San Paolo (Brasile) - Il Brasile ha registrato ieri altri 2.403 decessi a causa del Covid-19, i nuovi casi positivi sono stati 82.039 positivi, numeri che confermano una nuova ripresa delle infezioni in coincidenza con un allentamento delle misure sanitarie in gran parte del paese. Secondo il bollettino del ministero della Salute, il Paese conta finora 444.094 morti e quasi 15,9 milioni di casi confermati di coronavirus dallo scoppio della pandemia, quindici mesi fa. 

Ieri e’ stato il terzo giorno consecutivo con oltre 2.400 morti per Covid-19 nel gigante sudamericano, dopo le 2.641 segnalate mercoledi’ e 2.513 martedi’. Il Brasile e’ il secondo Paese al mondo con il maggior numero di morti per malattia, dopo gli Stati Uniti, che hanno 581.717 morti, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms). Tuttavia, il numero di morti in Brasile e’ in calo da aprile, quando ha registrato una media di oltre 3.000 morti al giorno, anche se rimane ancora a livelli molto alti. 

Secondo i dati ufficiali, negli ultimi sette giorni sono stati segnalati 1.954 morti giornaliere per Covid-19 in questa nazione di 212 milioni di abitanti. Al contrario, la curva di contagio ha smesso di scendere all’inizio di questo mese e ha mostrato una leggera crescita nelle ultime tre settimane, che ha coinciso con il graduale ritorno delle attivita’ economiche decretato dalla maggior parte dei governi regionali e comunali. In questo quadro, le autorita’ sanitarie brasiliane hanno registrato una media di 65.729 positivi al giorno nell’ultima settimana, con un trend al rialzo, che indica che la pandemia non e’ ancora sotto controllo. 

Il Brasile e’ il terzo Paese al mondo con il maggior numero di infezioni da coronavirus, dopo Stati Uniti (32,7 milioni) e India (25,8 milioni), secondo l’Oms. Intanto l’India continua a registrare per il quinto giorno consecutivo un calo nei nuovi casi di Covid: il ministero della Salute comunica che i nuovi positivi conteggiati nelle ultime 24 ore sono stati 259.551. Gli stati con il maggior numero di positivi sono il Karnataka, Maharashtra, Kerala e Tamil Nadu. I vaccinati hanno superato i 190milioni.

C’è però una complicazione in India dove, oltre alla seconda ondata della pandemia che continua ad infuriare, tra i pazienti affetti da Covid-19 è stato rilevato il cosiddetto ‘fungo nero’. La mucormicosi, causata dall’esposizione a un gruppo di muffe chiamate mucormiceti, è contraddistinta da un alto tasso di mortalità e dal rischio di provocare mutilazioni ai pazienti sopravvissuti. Questa è un’altra sfida per il paese, ha detto oggi il primo ministro Narendra Modi.

 Al momento, sono stati confermati circa 5000 casi identificati tra i pazienti con Covid-19 in tutto il paese, ma la cifra potrebbe essere molto più alta, visto che solo pochi governi statali hanno segnalato casi alle autorità sanitarie. Lo stato del Maharashtra ha registrato 1500 casi di mucormicosi e 90 decessi, mentre altri casi sono stati segnalati a Nuova Delhi, Karnataka, Haryana, e negli stati del Madhya Pradesh e del Rajasthan. Il ministero della Salute federale ha quindi esortato gli stati a dichiarare la malattia un’epidemia ai sensi della legge, rendendo obbligatorio per gli ospedali riportare i casi alle autorità federali.