Missili sulla base di Yavoriv: cos'è e perché è così importante

Ci sarebbero almeno nove morti nel centro di addestramento a venti chilometri dla confine con la Polonia (e con la Nato)

La posizione strategica della base di Yavoriv nel documento della Nato

La posizione strategica della base di Yavoriv nel documento della Nato

Leopoli - Questa mattina all'alba un attacco russo ha colpito con missili una base militare vicino Leopoli. L'attacco avrebbe provocato almeno nove morti e 57 persone ferite. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, secondo il quale la Russia ha lanciato 30 razzi contro la struttura militare. Ma cos'è la base colpita? E perché è un chiarissimo messaggio alla Nato?

Prime immagini della base di Yavoriv
Prime immagini della base di Yavoriv

Cos'è il Yavoriv Training Center

Non si tratta di un luogo qualsiasi: il Yavoriv Training Center è al confine con la Polonia, da cui in linea d'aria dista 15-20 chilometri. La Polonia è un Paese della Nato: non ci vuole molta fantasia per immaginare le conseguenze di un "errore" di qualche manciata di chilometri nel lancio dei missili. Secondo il sito della base, l'Ipsc è stato costituito nel 2007 ed è un struttura per la formazione delle forze armate ucraine, in particolare per le missioni di mantenimento della pace e di lotta al terrorismo.  Ma c'è un altro sito, molto più interessante: è quello della Nato, dove si trova un documento (una serie di slide) che parlano proprio di questa base. Nel documento si dichiara che nell'Ipsc si addestrano allo sminamento i militari ucraini e di altre nazioni. La Bbc precisa che la base è una delle due in Ucraina dove si svolgono esercitazioni militari internazionali. 

Le esercitazioni con la Nato

Ma c'è di più: la base, che ufficialmente si chiama Centro internazionale per la pace e la sicurezza (Ipsc, nell'acronimo in inglese), è la base militare dove a settembre si sono svolte le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident - 2021, manovre che andarono avanti fino al 1 ottobre. Alle manovre militari, proprio mentre Russia e Bielorussia tenevano le esercitazioni su larga scala che allarmavano l'Occidente, parteciparono 4.000 soldati ucraini e 2.000 stranieri. Anche in questi giorni istruttori militari stranieri si trovavano nella base di Yavoriv: lo ha comunicato su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, accusando Mosca di aver compiuto un "attacco terroristico".