Covid, l'Austria revoca il lockdown per i non vaccinati

La decisione è stata presa mentre i casi sono in aumento per l'ondata Omicron. Ma dal prmo febbraio nel Paese catta l'obbligo vaccinale

Vienna ai tempi del coronavirus

Vienna ai tempi del coronavirus

Vienna (Austria) - L'Austria revoca il lockdown per i non vaccinati, in vigore da metà novembre. Lo comunica in una breve nota il cancelliere Karl Nehammer. "La priorità assoluta è di limitare il più possibile le restrizioni. Il lockdown per i non vaccinati è uno dei provvedimenti più restrittivi. La situazione negli ospedali ci consente di terminarlo", scrive Nehammer.

L'annuncio è stato fatto nel giorno nel quale l'Austria registra, per la prima volta dall'inizio della pandemia, più di 30.000 casi. Nelle prossime due settimane, ha detto Nehammer, si attendono tra i 35.000 e i 40.000 casi. Tra 14 giorni dovrebbe essere raggiunto l'apice dell'ondata Omicron. La decisione si inserisce tuttavia in un conesto per cui dal primo febbraio ci sarà l'obbligo vaccinale per gli adulti. L'Austria è stato il primo - e finora uncio - Paese dell'Unione europea ad aver approvato l'bbligo vaccinale. 

Intanto in Danimarca, il Governo ha proposto di porre fine, da settimana prossima, a tutte le rimanenti misure restrittive anti Covid nel Paese. In una lettera inviata al Parlamento, il ministro della Sanità Magnus Heunicke ha reso noto che l'esecutivo intende seguire le raccomandazioni in questo senso pubblicate ieri da un gruppo di esperti. La proposta è comunque soggetta all'approvazione del Parlamento. Un altro Paese scandinavo, la Svezia, prende invece la direzione opposta e prolunga per altre due settimane le attuali misure di restrizione per combattere la pandemia da coronavirus. Lo ha annunciato oggi la ministra della Salute Lena Hallengren precisando che la variante Omicron si sta diffondendo a velocità record e "se tutto andrà come previsto, e se la situazione lo consentirà, le restrizioni verranno successivamente revocate". Le misure prevedono che bar e ristoranti chiudano alle 23, con un limite di 500 persone all'interno dei locali al coperto più grandi. La Svezia ha visto circa 270.000 casi positivi al Covid-19 confermati negli ultimi sette giorni, ma l'agenzia sanitaria locale ritiene che il numero reale potrebbe essere molto più alto: oltre mezzo milione.