Afghanistan, i talebani vietano la musica

L'annuncio del portavoce dei fondamentalisti in un'intervista

Un combattente talebano con occhiali in stile occidentale

Un combattente talebano con occhiali in stile occidentale

Kabul - I talebani spengono radio e stereo. Oggi Zabihullah Mujahid, il portavoce degli studenti fondamentalisti che hanno ripreso il potere in Afghanistan, ha annunciato lo stop alla musica in tutto il Paese. Divieto, quindi, a diffondere canzoni, sinfonie o altri brani. "La musica è proibita nell'Islam - ha detto al New York Times - ma speriamo di poter persuadere le persone a non fare queste cose, invece di fare pressioni». Sotto il governo dei talebani negli anni '90, ricorda la Bbc, musica, televisione e cinema erano severamente vietati e infrangere le regole poteva metterti in guai seri. 

Il portavoce dei talebani ha poi definito "prive di fondamento" le preoccupazioni sulla condizione delle donne nel nuovo Afghanistan: "Se dovranno andare a scuola, all'università, all'ospedale o in ufficio non avranno bisogno di un accompagnatore". Nell'intervista, la prima rilasciata a un media occidentale, Mujahid, 43 anni, figura chiave della comunicazione dei talebani, ha ribadito la volontà del nuovo Emirato di instaurare relazioni "costruttive" con la comunità internazionale.

La lotta al terrorismo e al commercio dell'oppio, oltre al contenimento dei flussi migratori, sono gli argomenti che i talebani sarebbero pronti a mettere sul tavolo per il riconoscimento del nuovo governo. Ma gli occidentali, ha precisato Mujahid, "non devono interferire nelle nostre questioni interne".