Usa, la Corte Suprema annulla la legge che legalizzava l'aborto. Biden: "Tragico errore"

Oltre meta‘ dei 50 Stati americani potranno fermare l‘interruzione di gravidanza. Il presidente: "I giudici scelti da Trump hanno colpito, siamo tornati all'800. Reagiremo"

Washington - "La salute delle donne di questa Nazione è a rischio". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando la sentenza della Corte suprema sull' aborto.  "Ci saranno conseguenze reali e immediate", ha detto Biden, osservando che in alcuni Stati entreranno in vigore immediatamente leggi che vietano l'aborto. Questa decisione è "così estrema che donne e ragazze saranno costrette a partorire il figlio del loro stupratore - ha aggiunto - Immaginate una donna che deve portare in grembo un bambino che è stato la conseguenza dell'incesto. È crudele".

Con l‘annullamento della sentenza storica ‘Roe v Wade‘, che quasi cinquant‘anni fa stabili‘ il diritto all‘ aborto, piu‘ di meta‘ dei cinquanta Stati americani potranno immediatamente vietare il ricorso all‘interruzione di gravidanza, impattando la vita di decine di milioni di persone. Storicamente la Corte Suprema, quando ribaltava una sentenza, lo faceva per ampliare i diritti, mentre stavolta li riduce. Ma trovera‘ molti Stati conservatori pronti a raccogliere l‘invito. Ventisei sono quelli che aspettavano il via libera, di questi tredici sono in grado di dichiarare subito illegale l‘aborto. In maggioranza sono Stati del Sud e del Midwest. La Louisiana, per esempio, ha una legge che puo‘ entrare in vigore subito.

"Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese": ha ribadito Joe Biden commentando la decisione. "La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale», ha detto. "Siamo tornati allOttocento, i giudici scelti da Trump hanno rovesciato la legge. Molte giovani donne e molti medici ora saranno in gravissime difficoltà e ci chiedono di proteggerli. Oggi dobbiamo adottare misure ai massimi lvelli possibili a loro tutela. I politici non possono mettersi tra una donna e il suo medico. E' una strada pericolosa ed estremista. ma chiedo a tutti di mantenere le proteste pacifiche". ma per Biden si è tratta di un "tragico errore, a seguito di un'ideologia estrema".

L‘Idaho, tra trenta giorni. Il Michigan ne ha una che, al momento, e‘ ferma in tribunale. Un altro gruppo di Stati vuole vietare l‘ aborto nei primissimi stadi, quando ancora le donne non sanno neanche di essere incinte. Uno e‘ la Georgia, dove l‘ aborto verra‘ vietato alla sesta settimana di gravidanza. Il Texas ha messo in campo una serie di divieti su piu‘ livelli, con la costituzione di una sorta di ‘stato di polizia‘ per denunciare chiunque aiuti una donna a procedere all‘interruzione di gravidanza. Per abortire, milioni di persone dovranno affrontare viaggi di migliaia di chilometri o fare a casa, da soli, di nascosto, come negli anni ‘50.

Secondo il Centro per i diritti riproduttivi, piu‘ del 58 per cento delle donne in eta‘ fertile - una percentuale equivalente a quaranta milioni di persone - vive in Stati che sono contrari all‘ aborto. La decisione della Corte non significa che, automaticamente, c‘e‘ una legge nazionale che ne stabilisce il divieto. Quella spettera‘ al Congresso, con la possibilita‘ che, se le previsioni per le elezioni di Midterm a novembre verranno confermate, sia alla Camera sia al Senato i repubblicani anti-abortisti saranno maggioranza. Ma bisogna vedere con quali numeri. Per essere approvata, una legge ha bisogno della maggioranza dei rappresentanti della Camera e di almeno 60 voti al Senato, e poi della firma del presidente degli Stati Uniti, in questo caso Joe Biden, un cattolico ma contrario a limitare i diritti delle donne.

Al momento al Senato la situazione vede cinquanta Democratici e cinquanta Repubblicani. I conservatori dovrebbero cercare di conquistare almeno una maggioranza di otto senatori, e poi puntare sull‘appoggio di quei moderati incerti, tra cui Joe Manchin, che spesso ha oltrepassato il confine per votare assieme ai Repubblicani. In ogni caso restano gli Stati in cui questo diritto persistera‘, come California e New York.

Rimane un dato statistico: con questa decisione gli Stati Uniti diventano una delle quattro nazioni al mondo ad annullare il diritto all‘ aborto dal 1994, e il piu‘ sviluppato. Gli altri Paesi sono Polonia, Salvador e Nicaragua. L‘unica possibilita‘ che l‘America progressista ha di salvare la ‘Roe v Wade‘ e‘ di farlo attraverso una legge, vincendo nettamente le elezioni di novembre. Missione quasi impossibile, ma di fatto da oggi l‘ aborto sara‘ il tema centrale su cui i Democratici punteranno per rianimare un elettorato meno motivato di due anni fa.

Esulta come previsto l'ex presidente."Dio ha preso la decisione": Donald Trump, ha risposto cosi' a chi gli chiedeva se ritenesse di aver avuto un ruolo nella cancellazione dell' aborto come diritto costituzionalmente garantito in Usa. Trump ha parlato in esclusiva a Fox News dopo la sentenza della Corte Suprema, sentenza in cui il ruolo dei tre giudici conservatori da lui nominati e' stato determinante. Il magnate ha aggiunto che la sentenza "funzionera' per tutti". "Questo e' rispettare la Costituzione e restituire quei diritti che avrebbero dovuto essere restituiti molto tempo fa".

“Ora portiamo anche in Europa e in Italia la brezza leggera del diritto alla vita di ogni bambino, che deve poter vedere questo bel cielo azzurro! Lavoreremo per questo, senza metterci contro nessuno ma restando dalla parte delle mamme, dei papà e dei loro bambini”, commenta dall’Italia il senatore leghista Simone Pillon. Esulta anche il movimento pro life, assieme ai conservatori americani, per la storica vittoria incassata oggi con la decisione della Corte Suprema di annullare la sentenza che riconosce il diritto costituzionale all’ aborto.

“Per quasi 50 anni la Corte Suprema ha imposto una politica di aborto estrema e non popolare, oggi la possibilità di determinare se e quando limitare l’ aborto è tornato al popolo americano” ha detto Jeanne Mancini, presidente di March for Life