Buon compleanno Vivienne Westwood, 80 anni da regina punk

Compie gli anni oggi la stilista premiata dalla regina Elisabetta, icona di stile, una delle artiste contemporanee più influenti

"Miss Viv"

"Miss Viv"

“Sono  dotata di un’intelligenza particolare. A 5 anni sapevo già fare un paio di scarpe e a 11 mi cucivo i vestiti da sola. A volte mi chiedono se mi ritirerò... rispondo che la gente va in pensione e poi fa quello che vuole, ma io già faccio quello che voglio, cioè quel che credo sia giusto fare. Se proprio  dovessi fare oggi ciò che vorrei... beh.. sì.. penso che mi metterei a studiare il cinese“.

Il docufilm “Vivien Westwood: Punk, Icona, Attivista“,  firmato da Lorna Tucker ha raccontato bene  chi è,  e chi  è stata  questa  icona Punk Rock:  è stata  una delle artiste più influenti della storia contemporanea. Ma prima di tutto è stata una donna  forte, coraggiosa, controcorrente, che ha anticipato tutte le battaglie sociali, femministe e attiviste sui temi ambientali. 

Vivienne Westwood
Vivienne Westwood

È sempre stata “Lei“, “miss Viv“ (usando  un  appellativo  che si addice, a dire il vero, più a una  romantica signora inglese  che all’inventrice dello stile rock) non ha mai, per nulla al mondo, nemmeno per il successo, tradito la sua identità e ceduto ai compromessi.  

Nata nelle Midlands inglesi l’8 aprile 1941, Vivienne Westwood gira la boa degli 80 anni  ancora  con lo  spirito battagliero e l’irriverente senso dello stile che le hanno consentito di restare una protagonista nella storia del costume mondiale.

“Miss Viv“ non festeggia solo un compleanno a cifra tonda, ma anche molte altre ricorrenze:  i  50 anni dall'esordio nella Swinging London e i 40 dalla prima sfilata in passerella destinata a consacrarla regina-ribelle del fashion  inglese.

Figlia d’una coppia di operai tessili del Derbyshire, inizia a disegnare abiti nel 1971 con il compagno Malcom McLaren, vendendoli nella storica boutique londinese al numero 430 di Kings Road, che avrebbe cambiato nome ed arredamento diverse volte rispecchiando l’evoluzione creativa del duo.

Abiti di cuoio, magliette di gomma, catene e immagini osé, suscitarono  un tale scandalo, perfino in una esplosiva Londra, da costringere la polizia a chiudere il negozio.

Ma Vivienne ed il compagno non si arrendono e nel ‘76 riaprono i battenti dello store di culto, ribattezzandolo questa volta "Seditionaires", gioco di parole fra seduzione e sedizione, con tanto di collezione omonima in grado di definire con il fashion  la cultura Punk.

Sono gli anni in cui McLaren diventa impresario di una nuova band rivoluzionaria, i Sex Pistols, gruppo musicale simbolo del movimento punk che adotta il codice stilistico di Queen Viv, cioè il concetto di moda come strumento di lotta contro l’establishment. 

Nel 1981, la stilista sfila per la prima volta in passerella: la collezione inaugura una nuova stagione del suo linguaggio creativo, il New Romantic. Dopo le creste, gli spilli e i chiodi dei ribelli anni '70, arrivano i corsetti, le crinoline, le scarpe  di gomma arrotondatre sul tacco e sulla punta. 

Il successo continua.  Nel 1982 è la prima inglese dopo Mary Quant a essere accolta nel calendario dei défilé di Parigi. Sarà proprio la Ville Lumiere il teatro della memorabile caduta - entrata negli annali della moda - di Naomi Campbell, inciampata sulle vertiginose zeppe delle platform di  Vivienne «ideate per issare la bellezza femminile su un piedistallo». 

Vivienne Westwood
Vivienne Westwood

Un piedistallo su cui a salire è in effetti anche la creatrice, che nel 1992 si vede ricevere dalla stessa regina Elisabetta II, quasi come in un incontro fra sovrane, e insignire - malgrado gli affronti passati dell’era punk - col prestigioso Order of the British Empire (OBE) per i suoi meriti artistici; un’onorificenza e un titolo che la neo dame Viv accetta con apparente rispetto dell’etichetta, salvo sorprendere i fotografi a fine cerimonia con una provocatoria alzata di gonna nude look.

Nello stesso anno, la designer sposa uno di suoi allievi alla Scuola di Moda di Vienna, Andreas Kronthaler, di 25 anni più giovane, che da quel momento diventa il fidato braccio destro fino a ereditare nel 2016 la direzione creativa della griffe.

Una griffe che negli anni si è trasformata anche in altro, in una sorta di piattaforma di comunicazione e d’impegno civile progressista all’insegna di slogan come «Make Love, not Fashion» o «Buy less, choose well, make it last».

Vivienne Westwood oggi  è il simbolo  di  molte campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi come il consumismo estremo, la salvaguardia dell’ambiente,  gli effetti del cambiamento climatico ed è anche  il simbolo della battaglia per la pace. E allora buon compleanno  "Miss Viv" e che i prossimi anni siano ancora pieni di tanta passione.