Moda Milano: Il Teatro Parenti...da palcoscenico a passerella

Gilberto Calzolari sfila virtualmente tra le poltroncine del Parenti e accende un faro sui teatri e sulla cultura

Un abito "green" di Gilberto Calzolari

Un abito "green" di Gilberto Calzolari

MILANO Lo stilista Gilberto Calzolari, pluripremiato  per il suo impegno   sulla moda green, si allea con la cultura e  accende un faro sulla magia dei teatri dimenticati.  Così  la sua nuova collezione   si intitola “At This Stage”. Il titolo ha un doppio significato. 

Da un lato quello letterale. “At This Stage” significa infatti “Presso questo palcoscenico” (presso, non sopra, per porre attenzione anche alle platee, oggi purtroppo vuote). Proprio per questo motivo, il video della collezione è stato interamente girato all’interno del Teatro Franco Parenti di Milano, per concessione della direttrice artistica Andrée Ruth Shammah:  “La scelta della location non è assolutamente casuale: teatri, cinema, musei e luoghi di cultura sono chiusi da troppo tempo. Ne abbiamo bisogno come l’aria per respirare. Con tutte le misure di sicurezza necessarie, chiediamo a gran voce che vengano riaperti il prima possibile” 

TEATRO PARENTI

a il titolo della collezione ha anche un’altra lettura, quella più comune. “At This Stage” significa infatti “A questo punto”. una riflessione su questo momento - dove siamo e dove vogliamo andare - in un periodo che ha costretto tutto noi a riflettere e a tornare alle basi, all’essenza. Proprio per questo motivo, Calzolari ha voluto concentrarsi sul suo dna, e riscrivere il suo alfabeto colorato all’insegna della sostenibilità e di una ritrovata femminilità: una collezione confortevole e giocosa che rivela  una disinvoltura sensuale nell’assemblare i vari capi. 

“Ho sempre posto l’accento sui contrasti, li trovo interessanti e vitali, e soprattutto, riflettono le contraddizioni della nostra esistenza. Così, in questa collezione ho voluto far collidere sobrietà ed eccentricità, rigore e scatti di follia, un po’ come sono le nostre vite in questo periodo. Volevo trasmettere un romanticismo malinconico verso ciò che non sarà più, ma anche una sensazione di ribellione e di energia, di voglia di reagire e di fare, verso un futuro libero da tutte le costrizioni del momento.”