IL COMMENTO Ragazzi in passerella

“BRAVI RAGAZZI” in passerella per Milano Moda Donna. Perché ormai la sfilata solo al femminile sta per tramontare e su tante passerelle si vedono insieme lui e lei

Milano, 26 febbraio 2016 - “BRAVI RAGAZZI” in passerella per Milano Moda Donna. Perché ormai la sfilata solo al femminile sta per tramontare e su tante passerelle si vedono insieme lui e lei. Un po’ per riunire le date dei Calendari, un po’ per risparmiare, un po’ per dare un tocco meno monotono alle presentazioni. Così ieri non ha sorpreso vedere sotto gli stucchi di Palazzo Serbelloni quattordici modelli maschi per il defilè femminilissimo di Rocco Barocco, cavalieri ideali di una signora e signorina ornata di pizzi leggiadri e gonne a ruota anni Cinquanta rese però moderne dai tessuti piumino superleggeri. Quello che ha creato scompiglio, specie in alcuni benpensanti (compresi alcuni grandi giornali) pronti a chiudere un occhio su tante cattive curiosità, è stata la scelta di Barocco di far sfilare in apertura e chiusura di defilè Fabrizio Corona, uomo sempre bello e tatuatissimo quanto chiacchierato, “che però ha pagato caro i suoi sbagli”come ha detto lo stilista che alla fine lo ha abbracciato e salutato con affetto. “Fabrizio è un amico, gli voglio bene, non merita tanta cattiveria, gli ho offerto questo mio palcoscenico e lo ringrazio di aver accettato di sfilare qui”, dice lo stilista che da Napoli ha conquistato il mondo con la sua creatività.

LUI, FABRIZIO, gli occhi forse un po’ velati di stanchezza ma mai di imbarazzo sotto l’assedio di telecamere, giornalisti e fotografi anche quando si veste e si spoglia, ha sfoggiato in passerella la t-shirt nera col cuore rosso della maison, jeans strappati e una giacca che farà molto parlare il mondo del fashion perché nera con stampe argentate di pistole. Una provocazione? No, solo un’idea modaiola come tante altre, ma per i benpensanti del fashion un appiglio di non poco conto. Come se in tanti anni non si fosse visto di tutto a Milano Moda Donna e di più a Londra e a Parigi, tra drag queen e miti dell’obesità, modelle scheletriche e trans. Perché scandalizzarsi allora per Corona? “Non posso parlare, non posso rilasciare interviste, la mia condizione me lo vieta”, spiega Fabrizio con serietà e così è. Di “mostri” in giro nel mondo del fashion ce ne sono altri, magari anche gli squali della finanza sempre pronti a “sparare” alto su stilisti e imprese e magari anche acchiappare pezzi preziosi di Made in Italy.