Milano, 31 agosto 2010 - C'è chi dice no a Zlatan Ibrahimovic al Milan. Un tifoso rossonero doc come Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord in Comune, va controcorrente e dice chiaro e tondo che lui di Ibra al Milan ne avrebbe fatto volentieri a meno. Di più. Nella sua rubrica su Affaritaliani.it, Salvini usa definizioni pesanti contro l’attaccante svedese di origini slave: «No, Ibrahimovic no. Non vorrei sembrare fuori moda o fuori tempo, ingrato o demodè, ma l’idea dello “zingaro“ (nel senso che le squadre se le è girate proprio tutte) antipatico (nel senso che è proprio antipatico) che veste rossonero proprio non mi entusiasma».

Ibra uno «zingaro antipatico». Certo, Salvini precisa che la definizione «zingaro» si riferisce solo al nomadismo di Zlatan in fatto di squadre (Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e ora Milan), ma la sua esternazione fa comunque un certo effetto. Sì, perché la Lega milanese negli ultimi anni ha fatto della battaglia contro «rom», «nomadi» e, appunto, «zingari» uno dei suoi cavalli di battaglia. Il calcio e la politica si mischiano pericolosamente. Ma a Palazzo Marino nessun politico di sponda rossonera condivide il giudizio di Salvini. Anzi, le critiche alle esternazioni del lumbard non mancano. Il vicesindaco Riccardo De Corato, esponente del Popolo della Libertà e milanista da sempre, le liquida così: «Ibra uno zingaro? Battute che lascio a Salvini. Zlatan è un grande giocatore». Il numero due di Palazzo Marino, comunque, non è per i facili entusiasmi: «Il Milan si è certamente rafforzato, ha fatto un grande acquisto. Ma abbiamo ancora problemi in difesa». Interviene anche l’assessore allo Sviluppo del territorio Giovanni Terzi (Pdl), rossonero anche lui: «I giudizi di Salvini? Ibra è svedese, non zingaro, se il concetto sulla nazionalità ha ancora un senso. È un acquisto eccezionale. Vincere tutto? Meglio fare gli scongiuri, per ora». Il presidente della commissione Expo Carlo Fidanza, nerazzurro di provata fede, una lunga militanza in Curva Nord, intanto, sfotte i cugini rossoneri: «Ibra? Uno scarto del Barcellona, che l’Inter ha eliminato nell’ultima Champions League. Salvini dice che è uno zingaro? Beh, l’esponente della Lega non fa altro che ripetere quello che i milanisti dicevano di Ibra quando giocava nell’Inter. Salvo, ora, osannare l’attaccante svedese».