Milano, 5 giugno 2010 - Fortunatamente manca ancora una settimana ai Mondiali di calcio, perché le emozioni sono già tante. Infatti, oggi pomeriggio alle 15, Francesca Schiavone, dopo la pagina di storia scritta con la qualificazione al Roland Garros, potrebbe chiudere in maniera trionfale la sua avventura nel prestigioso Open parigino conquistando il quarto titolo Slam nella storia del tennis italiano, il primo in campo femminile.

La ‘Leonessa’ di Milano ha strappato il traguardo della finale con la potente australiana Samantha Stosur, anch’essa alla prima finale di un major in carriera, grazie ad un torneo giocato a grandi livelli e all’abbandono in semifinale della russa Elena Dementieva, costretta a rinunciare per infortunio dopo avere perso il primo set al tie break.

 

In attesa di conoscere l’esito della finale, la Schiavone è sicura di entrare nella top ten della classifica Wta, quantomeno al settimo posto. Vincitrice di tre tornei da professionista - Bad Gastein 2007, Mosca 2009 e Barcellona 2010 - la tennista di Milano oggi giocherà la 14.ma finale in carriera, la prima dopo quella persa lo scorso anno a Praga. Due anni fa la Schiavone sfiorò il trionfo nel torneo di doppio femminile al Roland Garros perdendo la finale in coppia con l’australiana Casey Dellacqua.

La finale conquistata dalla Schiavone riporta il tennis italiano nel match per il titolo di un torneo del Grande Slam a 34 anni dal successo di Adriano Panatta nella finale del Roland Garros, ultima affermazione italiana in un torneo del Grande Slam. Raggiungendo le semifinali del Roland Garros la Schiavone aveva già eguagliato il traguardo raggiunto da Silvana Lazzarino, semifinalista nel prestigioso Open francese nel lontano 1954.

 

Per il tennis italiano si tratta della settima finale del singolare di un torneo Slam nella storia del tennis italiano. I sei precedenti sono tutti relativi al Roland Garros, unico major disputato su terra battuta, superficie tradizionalmente amica per i colori italiani: il primo fu Giorgio De Stefani nel 1932 (sconfitto dal francese Henri Cochet in tre set), seguito dal poker di finali di Nicola Pietrangeli (1959, 1960, 1961 e 1964) e dall’impresa di Panatta. Pietrangeli vinse due titoli del Roland Garros battendo in finale il sudafricano Ian Vermaak in quattro set nel 1959 e il cileno Luis Ayala in cinque set nell’edizione successiva. Pietrangeli uscì sconfitto dalle altre due finali raggiunte cedendo sempre allo spagnolo Manuel Santana, nel 1961 in cinque set e nel 1964 in quattro parziali. Panatta ottenne la sua affermazione nel 1976 battendo in finale al tie break del quarto set lo statunitense Harold Solomon dopo avere eliminato nei quarti il grande svedese Bjorn Borg, vincitore di sei edizioni del Roland Garros.