Spalletti: "CR7? L’Inter non è inferiore a nessuno"

Il tecnico "L’obiettivo è stare nella scia dei più forti. Abbiamo più appeal per i top player"

Luciano Spalletti, seconda stagione alla guida dell’Inter

Luciano Spalletti, seconda stagione alla guida dell’Inter

Milano, 14 luglio 2018 - Le prime riflessioni di Luciano Spalletti riguardanti la stagione 2018-2019 sono impregnate di ottimismo e buone sensazioni. Quasi un’ora di conferenza stampa, di smorfie rassicuranti, di grande carica, di lodi agli avversari (il colpo Cristiano Ronaldo) ma pure per promuovere il lavoro dei dirigenti nerazzurri; per garantire che l’Inter non sarà in Champions a far da comparsa ma pure per assicurare che il rinnovo del suo contratto non sarà un problema. Tutto questo mentre dopo cinque giorni di sudore e fatica la sua Inter camaleontica comincia a prendere forma. La squadra piace all’allenatore, il nobile marchio del Biscione è tornato ad essere di gran richiamo verso molti giocatori, «visto che ora - come spiega Lucianone riferendosi alla Champions - tutti vogliono venire qui perché c’è un altro appeal». .

Nella giornata in cui sono fioccati complimenti per tutti, l’allenatore comincia da Cristiano Ronaldo, con un sincero benvenuto: «Darà forza e visibilità al nostro campionato perché è un grande campione, consapevole di esserlo». Ma subito Spalletti vuol chiarire un concetto, e cioè che l’arrivo di CR7 non può e non deve spaventare l’Inter (espresso anche dai tifosi in uno striscione apparso all’esterno del Suning Center,ovvero “Ronaldo non ci fai paura“): «La Juventus era già molto forte, però nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso. E poi Perisic sta facendo un Mondiale stratosferico e se impara a entrare di più in area e fare altri gol può avvicinarsi di molto a uno come Cristiano Ronaldo. È chiaro che chi ha a disposizione il portoghese diventa più forte. Però anche l’anno scorso lo strapotere è stato meno visibile rispetto a passato». E ancora: «Non so se saremo quelli che tirano il gruppo, ma di certo dovremo essere nella scia delle più forti, arrivando in fondo a tutte le competizioni. Non si vedranno più i cali della scorsa stagione. La Champions? Ci faremo trovare prontissimi anche in quarta fascia. La difficoltà sarà dover dire a un paio di calciatori che non potranno essere in lista».

Tanto ottimismo non può che essere figlio di un mercato intelligente e di qualità. Che Spalletti elogia pubblicamente: «La società sta lavorando bene, c’è una rosa migliore rispetto a un anno fa, avremo 20 calciatori forti che, pur cambiandoli, ci consentiranno di vincere le partite. I nuovi hanno già afferrato il concetto di appartenenza». Ed ecco i giudizi sui singoli: «Lautaro è già maturo per l’età che ha, è bravo a ricevere palla spalle alle porta, ha un carattere forte. Politano ha grande velocità palla al piede. De Vrij riesce a rendere subito palla giocabile. Nainggolan? E’ Diabolik, impossibile controllarlo. È uno che quando lo guardi non corri il rischio di essere ingannato. Paga le pene di essere uno che vive senza cover: a qualcuno questo non piace, a noi sì...». Chiosa finale sul proprio contratto: «Consideratelo già fatto. Non c’è alcun problema, non ho neppure bisogno degli avvocati. Mi piace la rosa che sta nascendo, è come se avessi già rinnovato».

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