Polo, uno sport da scoprire: tre giorni di gare con il Trofeo El Porteño a Pogliano Milanese

Appuntamento da venerdì 26 a domenica 28 maggio, al Mimosa Polo Club

Gara di polo

Gara di polo

Pogliano Milanese (Milano – Il fascino e la magia del polo arrivano nell'hinterland milanese: da venerdì 26 maggio a domenica 28 maggio al Mimosa Polo Club di Pogliano Milanese si terrà la seconda edizione del Trofeo El Porteño - Mimosa Polo Club, organizzato e promosso da Dorrego Company e voluto da Fabio Acampora e Sebastian Bernardez, proprietari, insieme ad Alejandro Bernardez, dei ristoranti El Porteno di Milano e Roma. Una tre giorni di gare, happening, cene e divertimento, dedicate agli appassionati di questa disciplina, ma anche ai curiosi che vorranno conoscere per la prima volta questo sport. L'ingresso per il pubblico al Mimosa Polo Club è infatti gratuito per tutte le tre giornate di gare. Quattro le formazioni a caccia del Trofeo El Porteño: Hendrick's Gin, Centri Porsche Milano, World of Flavours ed El Porteño, ognuna composta da 4 giocatori. La formula è quella del girone all'italiana per le prime due giornate, con tre partite dalle ore 16, che stabiliranno gli accoppiamenti delle semifinali e finali previste per domenica 28 maggio a partire dalle 10. Il polo si gioca su un campo di quasi 5 ettari, grande come tre campi da calcio messi uno di fianco all'altro. Ogni squadra è formata da quattro giocatori che galoppano sui loro cavalli e con le stecche di legno devono mandare una palla di legno fra due pali, la porta avversaria, posti a una distanza di 8 metri l'uno dall'altro. I cavalli sono i veri protagonisti della specialità. Vengono cambiati al termine di ognuno dei quattro tempi di gioco, della durata di 7 minuti ciascuno, per evitare di affaticarli troppo e devono formare un binomio perfetto con il loro cavaliere. Il Trofeo El Porteño - Mimosa Polo Cup, si concluderà domenica 28 maggio con la prima partita alle ore 10 e altre due sfide per l’assegnazione del Trofeo El Porteno che sarà consegnato al capitano della formazione vincente. Al termine “La mesa infinita” un pranzo in stile argentino, firmato dallo staff del ristorante El Porteño.

Curiosità sul polo Il polo è nato due millenni fa in Mesopotamia, si è sviluppato in Cina e quindi è stato introdotto in India da dove i colonizzatori inglesi lo hanno importato in Europa. Proprio gli inglesi lo fecero conoscere, alla fine del XIX secolo, in Argentina, dove si è costruito un vero mito grazie all'abilità dei giocatori e alla qualità dei cavalli locali, tanto da diventare uno degli sport più seguiti e praticati nello stupendo Paese sudamericano. Nella storia dei Giochi Olimpici il Polo è entrato a far parte del programma di gare dal 1900 al 1936. I successi sono andati sempre alla nazionale britannica tranne che in due occasioni nel 1924 e nel 1936 quando a vincere la medaglia d’oro fu l’Argentina. Il polo è anche uno sport molto democratico perché consente, grazie alla regola dell’handicap, così come avviene nel golf, di far giocare, insieme, professionisti e amateur. E' la somma degli handicap, che vanno da -2 a 10, a determinarne il valore del team e quindi gli eventuali vantaggi acquisiti, in termini di punti, a favore della squadra con handicap inferiore. Il gioco si svolge in otto tempi, detti chukker o chukka, al termine dei quali il cavallo viene sostituito per preservarlo da possibili infortuni da eccessive fatiche. Altro elemento caratteristico del polo è la consuetudine che vuole che durante le pause fra un tempo e l’altro il pubblico entri campo per sistemare le zolle sollevate dagli zoccoli.  

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