Corsa scudetto Milan Inter: ecco quando si può decidere. Festa già domenica?

Due punti separano rossoneri e nerazzurri a due giornate dal termine. Ecco le combinazioni possibili

Inzaghi e Pioli

Inzaghi e Pioli

Milan 80 punti, Inter 78. Due lunghezze separano la capolista rossonera dall'inseguitrice nerazzurra quando mancano 180' alla fine dal campionato e di questa sfida tutta milanese per aggiudicarsi il tricolore 2021-2022. Domenica sera la vittoria a Verona ha riportato il Diavolo in vetta con un nuovo controsorpasso a danno dei cugini nerazzurri che venerdì avevano battuto l'Empoli portandosi provvisoriamente avanti di un punto. Niente da fare, i rossoneri hanno ristabilito le distanze e, a due giornate dal termine, vedono avvicinarsi il traguardo del 19esimo titolo nazionale.

Il calendario

Domenica prossima (37esima giornata) il Milan ospita a San Siro l'Atalanta (ore 18) mentre l'Inter fa visita al Cagliari nel positicipo serale delle 20.45, conoscendo dunque il risultato dei cugini.  Ancora da definire invece giorno e orario dell'ultima giornata, la 38esima, che vedrà il Milan impegnato a Sassuolo e l'Inter in casa con la Sampdoria: la partite dovrebbero essere giocate in contemporanea, molto probabilmente domenica 22 maggio. Sabato sera, infatti, in piazza Duomo a Milano è previsto un maxiconcerto che, per ragioni di ordine pubblico, renderebbe poco consigliabilie un'eventuale festa scudetto in centro.

Le combinazioni

Tuttavia, numeri alla mano, la festa - a tinte rossonere - potrebbe già esplodere domenica 15. In quali casi? Se il Milan dovesse battere l'Atalanta e l'Inter non facesse lo stesso con il Cagliari, perdendo o pareggiando, allora sarebbe matematicamente scudetto per la squadra di Pioli. Stesso esito con il pareggio del Milan e la sconfitta dell'Inter. I punti di distacco, in quasto caso, diventerebbero 3 e tanti ne basterebbero a Calabria e compagni per laurearsi campioni in anticipo: qualora infatti le milanesi arrivassero appaiate in vetta all'ultima giornata, il Milan sarebbe primo in virtù degli scontri diretti in campionato: pareggio all'andata e derby vinto dai rossoneri al ritorno. 

Reciproche speranze

L'Inter, dal canto suo, deve obbligatoriamente vincere le due partite restanti sperare in un passo falso del Milan: cioè almeno in una sconfitta o in due pareggi dei rivali. La matematica premierebbe Inzaghi anche in caso di una sola vittoria e due clamorosi ko del Diavolo, eventualità oggettivamente remota. Ai nerazzurri due pareggi non basterebbero in ogni caso. D'altro parte i rossoneri sono padroni del loro destino: con una vittoria e un pareggio - e ovviamente con due vittorie - sarebbero aritmeticamente primi senza preoccuparsi dei risultati della rivale. In caso contrario, fatti fermi gli incroci sopracitati, dovrebbero sperare che l'Inter non le vinca entrambe.

Gli avversari

Chi ha il calendario più complicato tra Mian e Inter? La differenza, al di là dell'oggettiva caratura degli avversari di turno, in questo momento la fanno le motivazioni e dunque le esigenza di classifica. Domenica il Milan affronta la sempre tembibile Atalanta, data in crescita dopo la vittoria a La Spezia dopo un lungo periodo di appannamento, e animata dall'ambizione di qualificarsi per le competizioni europee in una corsa a 4 con Lazio, Roma e Fiorentina: due andranno in Europa League, una in Conference League, la quarta resterà con un pugno di mosche. Motivazioni ancor più alte per il Cagliari che affronterà l'Inter con il vantaggio del fattore campo: i sardi, terzultimi a 29 punti, un punto sotto la Salernitana e uno sopra il Genoa, al momento sarebbero retrocessi e per sperare nella salvezza devono battere i nerazzurri o quantomeno non perdere per poi giocarsi tutto negli ultimi 90'. Alla Sardinia Arena sarà dunque una bolgia.

Nella giornata finale il Milan farà visita al Sassuolo che non ha particolari ambizioni di classifica ma che viene considerata una ammazzagrandi. All'andata i neroverdi hanno già batttuto Inter e Milan a San Siro, tanto per capirci. L'Inter riceverà invece la più morbida Sampdoria che però potrebbe non essere ancora salva.  

Il fattore Coppa Italia

L'Inter ha una partita in più da giocare, la finale di Coppa Italia di mercoledì sera all'Olimpico contro l'eterna rivale Juventus. Un impegno che potrebbe pesare, fisicamente e psicologicamente, sulla volata scudetto. Inzaghi non vuole rinunciare a nulla e di fronte ai bianconeri schiererà la formazione migliore per portarsi a casa il secondo trofero stagionale dopo la Supercoppa Italiana vinta ai danni proprio della Juve. Per gli insostituibili, dunque, uno sforzo "straordinario" da smaltire prime dalla sfida di Cagliari. Ma, più che i muscoli, conterà il sangue freddo.

 

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