Ibra accelera: vuole lasciare il Milan in Europa

Controlli al polpaccio ok: Zlatan punta a rientrare il 28 giugno con la Roma. Ma il futuro resta lontano dal Diavolo. Oggi visite per Kalulu

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Tornare, guidare il Milan verso l’Europa e salutare, da vincente. Il progetto di Ibrahimovic è chiaro e viaggia a vele spiegate: l’attaccante svedese ieri si è sottoposto a risonanza magnetica al polpaccio infortunato in allenamento a fine maggio; il recupero procede bene, ora inizierà progressivamente ad aumentare i carichi di lavoro per rientrare, poi, in gruppo. L’ipotesi più ottimistica per un suo ritorno in campo è per il match del 28 giugno contro la Roma a San Siro, mentre appare quasi impossibile la sua presenza lunedì in casa del Lecce. Assieme a Ibra arrivano buone notizie anche da Duarte, che si è sottoposto ad una visita di controllo al flessore della gamba destra: il difensore brasiliano sta molto meglio e dovrebbe tornare a disposizione tra il match con il Lecce e quello con la Roma.

Ibrahimovic c’è, dunque. Ma il suo futuro al Milan appare ormai segnato. Il contratto dello svedese scadrà al 30 giugno, ma è probabile che venga allungato fino ad agosto per poter permettere a Ibra di finire la stagione con il Milan. Da vincente, vuole lasciare l’ennesimo buon ricordo per i tifosi. Portare il Milan in Europa e poi dirsi addio: troppo distanti le vedute con l’attuale dirigenza, Gazidis in testa. E troppi chiari i messaggi di critica lanciati: "Non c’è un progetto, questo non è più il Milan che conosco". Ha ragione, Ibra, ma solo in parte. Perché tutto si può imputare al fondo Elliott, proprietario del club, tranne di non avere un progetto. Che forse non sarà da Milan, certamente, ma è comunque ben definito; progetto del quale Ibra non farà parte. Finora il ruolino di marcia dello svedese era stato buono: quattro goal e un assist dal suo ritorno al Milan, divenuto realtà lo scorso gennaio. Alle dieci presenze fin qui accumulate, a meno di grossi problemi, se ne accumuleranno altre da fine giugno in poi.

Poi sarà addio per la seconda volta ai colori rossoneri; ma dopo che nel 2012 fu la società a venderlo, questa volta la decisione sarà sua. E per sostituirlo prende sempre più piede l’idea Jovic: ci stanno lavorando da tempo da una parte l’agente Ramadani e dall’altra Rebic, che ha sentito spesso il suo ex compagno di squadra. Si può chiudere sulla base di un prestito biennale senza obbligo di riscatto, perché il Real Madrid pagò l’ex Eintracht 60 milioni la scorsa estate e non vuole liberarsene troppo velocemente per rimanere poi scottato.

Intanto è arrivato a Milano Pierre Kalulu. Il difensore francese, arrivato da Lione con un van insieme a tutta la famiglia, sosterrà oggi le visite mediche, poi firmerà il contratto coi rossoneri. Sfuma, invece, Tanguy Kouassi, difensore classe 2002 in scadenza col PSG: è un nuovo acquisto del Bayern Monaco.

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