Quei 32 gol che non fanno sorridere

I pulcini della Juventus travolgono i coetanei della Samp: ma il post "celebrativo" crea imbarazzi, a certi livelli conta solo divertirsi

Il pallone fa discutere

Il pallone fa discutere

Milano - "Quando i bambini della mia scuola calcio finiscono di giocare mi avvicino e la prima cosa che chiedo loro è sempre la stessa: vi siete divertiti? Il risultato finale mi interessa poco...". Così Adriano Girotto, ex presidente del G.S. Villa e attuale delegato di Milano del Settore Giovanile Scolastico spiega cosa sia per lui il calcio a certi livelli. Evidentemente non è così per tutti. Basta vedere quanto accaduto nell’ultimo weekend, e rileggere un post "social" che ha generato non poche polemiche: “Juventus, i Pulcini 2013 (under 9) di Mr. Battaglia superano in amichevole 32-5 la Sampdoria". Al tweet i "Giovani Bianconeri" aggiungono anche i marcatori, dove spiccano gli 8 gol di tale Ba. Al quale auguriamo un meraviglioso futuro, sia chiaro. Ma soprattutto di godersi il presente, quello di bambino che deve solo divertirsi. Perché se in campo ci si presenta già a quell’età col pallottoliere, forse c’è qualcosa da rivedere.

E infatti le reazioni al tweet sono state abbastanza indignate. Certo, chi ha postato il risultato enfatizzando l’esito di una partita fra bambini di quarta elementare non è un canale ufficiale, bensì un portale che riporta tutto quelle che sono le informazioni del settore giovanile (a proposito, apprendiamo in un altro tweet che anche i Primi Calci 2014 bianconeri hanno avuto la loro domenica di gloria, battendo 28-6 sempre la Sampdoria). Così come è anche vero che da anni nelle partite Figc è stato istituito il punteggio per ogni tempo/gara: infatti le frazioni di gioco sono 3 e si assegna 1 punto in caso di vittoria e 0 per la sconfitta, mentre 1 punto va a entrambe le squadre in caso di parità.

Però di solito il referto non interessa, e anche periodici specializzati omettono di inserire il risultato per le categorie dei più piccoli. In questo caso addirittura si trattava di amichevole. E si torna alla prima domanda: a che pro far sapere "urbi et orbi" che una squadra di bambini di 8-9 anni ha segnato una valanga di reti? Per far vedere che erano fortissimi? Per ricordare che "il risultato è l’unica cosa che conta"? Per umiliare altri bimbi meno bravi? Vero, ce ne sono tanti (soprattutto fra i genitori) di adulti che pur di vincere il torneo dell’oratorio e avere una qualunque "visibilità"  farebbero di tutto. Perché il baby calciatore viene visto come una risorsa economica, e la squadra che segna 32 gol è composta da "piccoli investimenti che crescono", quasi fossero piccoli salvadanai che inseguono il pallone... E invece non ci si accorge che i calciatori subbuteo davvero in miniatura sono troppo piccoli per vivere il calcio tridimensionale. Forse la penserà così anche Marco Battaglia, mister dei baby bianconeri..  

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