Milan, Giampaolo sorride: una vittoria meritata può essere la nostra svolta

Tre punti fondamentali per provare a dare una svolta a una stagione fin qui complicatissima

Marco Giampaolo (La Presse)

Marco Giampaolo (La Presse)

Milano, 6 ottobre 2019 - Tre punti conquistati, tre punti fondamentali per provare a dare una svolta a una stagione fin qui complicatissima. Marco Giampaolo e il Milan tirano un sospiro di sollievo dopo una partita di troppa sofferenza contro un Genoa mai domo terminata in dieci uomini contro dieci, con tanto di rigore parato da Reina allo scadere a salvare l’1-2 finale. Una rimonta che non arrivava in casa rossonera da febbraio contro l’Atalanta ma che non risolve la situazione difficile che sta vivendo il club di via Aldo Rossi. «Il rigore parato? In partita resto lucido, ho qualche dubbio anche che ci fosse il rigore, Reina ha talmente tanta personalità che sapevo che avrebbe fatto bene, ho fiducia in lui. La partita - spiega il mister - è stata difficile, nella ripresa la squadra ha tirato fuori la testa da un momento difficile, la pressione era tanta, avevo chiesto una gara perfetta dal punto di vista del temperamento, volevo una risposta caratteriale da parte dei ragazzi e voglio che le partite siano di questo livello ma con una squadra più lucida.

Paquetà è un ottimo giocatore, sono contento perché è subentrato bene esattamente come ha fatto Leao, ci ha dato vigore in mezzo al campo ma non condanno Calhanoglu. So che la squadra giocherà meglio a calcio quando avrà più leggerezza, mi è piaciuto come abbiamo sofferto ma so che dobbiamo fare meglio in tante altre cose ma oggi non potevo chiedere di più ai miei. Bonaventura? Avevamo bisogno della sua personalità e di chi sa gestire le difficoltà della partita, ha tempi di gioco. Per noi è dura giocare con tre attaccanti puri e lui oggi ci ha dato l’equilibrio giusto» l’obiettivo commento di Giampaolo a fine partita. Il tecnico, infatti, ieri ha sparigliato per l’ennesima volta le carte in tavola, relegando in panchina Leao (salvo poi ravvedersi a inizio ripresa buttandolo nella mischia a posto dell’asettico Piatek) e puntando appunto sul rientrante Giacomo Bonaventura che, dopo il ritorno ufficiale contro il Torino il 26 settembre da subentrato, ha conquistato dopo 349 giorni la maglia da titolare. Il classe 1989 è tornato dunque a disposizione della causa rossonera e mai come in questo momento il gruppo aveva bisogno di un faro ad illuminare la strada per superare un momento difficile: in 80 minuti Jack ha dimostrato di avere già buona gamba, discreto ritmo partita e la giusta voglia ma è per l’esperienza del numero 5 che Giampaolo ha deciso dargli fiducia dal primo minuto trovando le risposte giuste.

«E’ una vittoria importante - spiega il giocatore - venivamo da prestazioni negative ed era fondamentale fare punti però penso che possiamo e dobbiamo fare meglio. Siamo una squadra con tanti giovani e quando c’è pressione non è facile giocare ma dobbiamo tirare fuori il meglio da noi stessi. Il mio infortunio? E’ stato durissimo stare fuori però adesso sto bene quindi non vedevo l’ora di giocare, mi mancava il campo ma in questi mesi ho lavorato tantissimo, il ginocchio va bene, mi sento bene, devo solo trovare il ritmo partita. Qualcuno come me che ha più esperienza deve parlare e farsi sentire ma tutti siamo responsabili, se si p rende gol nel primo tempo si deve migliorare: con la pausa che arriva non avremo in gruppo i giocatori che andranno via con la Nazionale ma chi resta a Milanello dovrà lavorare e fare il meglio possibile» le parole del centrocampista.  

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