Fiorentina, settimana decisiva per gli affari

Dal futuro di Milenkovic e Chiesa al possibile arrivo dell’argentino Martinez Quarta. Lo staff viola sta apparecchiando la tavola

dall’inviato

Riccardo Galli

Otto giorni alla chiusura del mercato. E la Fiorentina che farà? La risposta, prima di Pradè e poi di Commisso, rimane quella che tutti conosciamo. Ovvero: niente sorprese, intervento sicuro in caso di occasione, vicende più complicate (vedi Chiesa e Milenkovic) da monitorare ma senza esigenze di interventi. Tutto vero, assolutamente, ma è altrettanto vero che da oggi e fino al prossimo 5 ottobre, gli affari della Fiorentina potrebbero vivere di colpi di scena, tenuti (fino alla sfida con l’Inter) in un freezer impenetrabile.

Il caso Chiesa. E’ da non più di un settimana che la Juventus ha iniziato il pressing vero. La società viola lo sa, ma Commisso non vuole parlare del futuro di Federico se non davanti a una tavola con sopra una sessantina di milioni. Cifra che il club bianconero sta tentando di alleggerire in tutti i modi.

Le cose potrebbero cambiare se la Juve facesse cassa con la cessione di Douglas Costa. Resta vivo anche l’interesse del Milan, mentre la proposta giusta potrebbe arrivare dall’estero, ma qui per la Fiorentina il problema sarebbe un altro: Chiesa è pronto a lasciare l’Italia oppure no?

Il futuro di Milenkovic. Se si guarda alla questione solo dall’angolazione economica, occhio perché il Milan (cosa che forse non è disposto a fare per Chiesa) potrebbe spiazzare i viola a presentarsi a Firenze con l’offerta pazza (35 milioni). La risposta viola, al momento, è sempre quella: no.

Magari, e qui la scena piomba sul mercato in entrata, bisogna seguire con attenzione le qualità e le caratteristiche del difensore (o dei difensori) che i dirigenti viola stanno trattando. Attenzione anche all’Inter.

Quarta e Fazio. Il centrale argentino (con passaporto italiano) del River Plate sarebbe un innesto pesante. Un giocatore, insomma, che difficilmente te lo metti in rosa per poi lasciarlo in panchina. E allora ecco che se martedì (giorno in cui i viola riparleranno con il River) dovesse arrivare la fumata bianca, qualcosa potrà accadere anche in uscita. E si torna al discorso relativo a Milenkovic (o Pezzella).

E poi c’è Izzo del Toro, difensore che la Fiorentina ha contattato da almeno un mese. Fazio? Si può fare, e nel caso, la rosa viola andrà ad alleggerirsi di uno fra Ceccherini e Igor. Nel caso del secondo Pradè potrebbe incassare un gettone non male.

Pulgar e Pezzella. Siamo chiari: la Fiorentina li definisce e considera non sul mercato. Per entrambi però sul piatto ci sono proposte niente male. Il Leeds (forse) è pronto a saltare il tetto dei 12 milioni pronti fino a ieri per Pulgar. Se dovesse spingersi a 1415 tutto può succedere. Per il capitano il discorso è molto diverso. Milan e Napoli sono sempre stati bassi, insomma nessuno si è mai avvicinato ai 20 milioni che la Fiorentina considera il vero valore di Pezzella. Difficile, dunque, immaginare scossoni anche se nel mercato vige la legge del mai dire mai. Basta solo aspettare questi giorni che ci separano dal 5 ottobre. Con un occhio all’Italia e uno all’Argentina, terra di campioni in fatto di difensori: Lucas Martinez Quarta promette di continuare la tradizione ai massimi livelli.

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