Inter, parte da Firenze l’operazione Natale sereno

I nerazzurri vogliono mantenere il primato prima della sosta di fine anno E poi c’è da abbattere il tabù dei “mesi freddi“, da anni i più complicati

Antonio Conte fiducioso per la trasferta di Firenze

Antonio Conte fiducioso per la trasferta di Firenze

Milano, 14 dicembre 2019 - Per scacciare quella che sarebbe una mini-crisi, la miglior medicina è sbancare Firenze. All’Inter, però, non accade dal 2014, quando Palacio e Icardi resero vano il gol di Cuadrado (con l’aiuto di un maldestro intervento di Handanovic). I nerazzurri hanno perso martedì scorso con il Barcellona mancando la qualificazione agli ottavi di Champions League, ma in campionato possono difendere la prima posizione conquistata nonostante il pari al Meazza di venerdì contro la Roma, dato che la Juventus ha perso in casa della Lazio. Il +2 sui rivali è frutto di un cammino oltre le attese, che nelle ultime settimane è stato tracciato da una squadra i cui interpreti sono stati quasi sempre gli stessi.

Al Franchi poco cambierà: Barella, Sensi e Sanchez sono attesi al rientro solo a gennaio, Gagliardini e Asamoah sperano di farcela per la partita con il Genoa del 21 dicembre. Questo significa che i cambi possibili rispetto a martedì scorso si possono ridurre a non più di un paio di unità: Candreva o Lazaro a destra per D’Ambrosio, quest’ultimo o Bastoni per Godin in difesa. Non cambieranno gli altri elementi a centrocampo (tra cui Biraghi, di cui ieri è nata la secondogenita Carol) e in attacco, perché la coppia Martinez-Lukaku è difficile da scindere visti i numeri di questi mesi e né Politano né Esposito danno garanzie per essere allo stesso livello.

Al di là di quanto verrà deciso da gennaio in sede di mercato, Conte spera di avere risposte confortanti dal punto di vista della tenuta mentale. Dopo la batosta di Champions, riuscire a piazzare due vittorie prima di Natale sarebbe una risposta fondamentale sotto l’aspetto caratteriale, prima che tecnico, da parte di un gruppo che negli anni scorsi ha sofferto l’ingresso nei mesi invernali e che al netto delle assenze per infortunio non è molto dissimile da quello che ha popolato Appiano fino alla stagione passata. Spalletti e prima ancora Mancini non sono riusciti a combattere la maledizione dei mesi freddi, imboccando un tunnel di risultati negativi. In mezzo Pioli, nel 2016/2017, che fece molto meglio subentrando al disastroso De Boer, ma crollò in primavera. 

Mantenere il primato dopo i match contro Fiorentina e Genoa servirebbe anche per affrontare con maggiore serenità il doppio impegno di inizio 2020. Nel giorno dell’Epifania, lunedì 6 gennaio, l’Inter affronterà un’altra trasferta su un campo storicamente dannato, il San Paolo di Napoli. I nerazzurri non battono i partenopei a domicilio in campionato dal 1997. La settimana successiva arriverà a San Siro l’Atalanta, lanciata da una qualificazione agli ottavi di Champions insperata e storica.

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