Soddisfatto per gara-uno, con la consapevolezza che qualche errore da limare ci sia. Aleksandar Djordjevic si tiene stretta la prima gara.
"Queste partite non si possono giocare senza intensità ed energia fanatica e quella è stata la nostra arma principale poi, a seguire, siamo stati concentrati e determinati in difesa. E’ vero che su Datome non abbiamo fatto un buon lavoro all’inizio, ma siamo migliorati durante la gara. Loro si sono accesi, con il talento di Rodriguez e mettendoci le mani addosso, ma noi siamo stati bravi a non cadere nelle difficoltà che loro ci proponevano e Markovic con un canestro e una grande difesa ci ha aiutato a uscire dalle difficoltà".
Va oltre, il tecnico serbo.
"E’ stata una finale intensa come deve essere una gara di questo tipo, ci sono alcune cose che non mi sono piaciute, come le palle perse, e di questo ne parlerò oggi con la squadra. La priorità, però, è recuperare le energie e pensare alla seconda gara che sarà completamente diversa".
L’ultimo pensiero è su Alessandro Pajola. "Si è già detto tanto su di lui e, adesso, deve stare tranquillo e concentrarsi sempre di più per capire il gioco fino ai minimi dettagli. Ci sta dando una grande mano, sono orgoglioso di lui come di tutti i miei giocatori".
Microfono poi a Ettore Messina. "Siamo stati mediocri, per cui complimenti alla Virtus che ha vinto meritatamente – spiega il coach di Milano e grande ex di questo incontro – temevo una partita così dopo Colonia a Venezia perché dopo la Final Four di Eurolega c’è sempre un rimbalzo negativo e nel nostro caso è stato con una gara di ritardo. Abbiamo dato per scontato tante cose. A Venezia avevamo trovato energia e coesione, mentre ieri abbiamo giocato una partita al di sotto delle nostre possibilità. Abbiamo fatto schifo, ma nonostante questo eravamo a -2, poi Markovic l’ha chiusa. Loro sono stati più intensi, hanno mosso la palla meglio, Teodosic ha fatto una grande partita. Ora speriamo di rimettere mano alla squadra per gara-due".
Massimo Selleri