Milan-Donnarumma, prove di divorzio

Il portiere si dichiara "tranquillo e sereno" ma la cessione in estate al PSG è scontata

Gigio Donnarumma,  la cessione in estate al Psg sembra ormai scritta Domani a Londra è chiamato ad una prova maiuscola

Gigio Donnarumma, la cessione in estate al Psg sembra ormai scritta Domani a Londra è chiamato ad una prova maiuscola

Milano, 14 marzo 2018 - Donnarumma si dichiara “contento e sereno”, convinto di “andare avanti sereno”. Lo è anche perché il suo futuro è chiaro a tutte le parti in causa: cessione in estate al Paris Saint Germain. Il destino è scritto e il countdown è cominciato: a quanto già scritto nel recente passato - arrivo di Reina a parametro zero per sostituirlo -, si sono aggiunte le tensioni - ammesse dalla stessa dirigenza rossonera a microfoni spenti - tra il ds del Milan Massimiliano Mirabelli e il padre di Donnarumma, Alfonso (soprattutto sul ruolo di Antonio, secondo o terzo). Proprio chi in estate aveva spinto per il rinnovo. Un rinnovo “ponte”, costruito proprio per non lasciare il Milan a scadenza di contratto ma per tenersi aperta la possibilità di andare via alla prima offerta concreta.

L'inversione. Se finora il Milan aveva sempre negato la possibilità di cedere il proprio portiere - che nell’allenamento di ieri si è insaccato un dito ma e non dovrebbe essere in dubbio per Londra -, ora invece l’apertura è netta. Tre le ragioni dietro a questa decisione: innanzitutto liberarsi dei continui attacchi di Mino Raiola, secondo cui Donnarumma “deve andar via dal Milan per il suo bene”. Ma non mancano nemmeno le ragioni economiche e regolamentarie, quelle che alla fine dei conti pesano di più. Proprio i conti sono una chiave di lettura: una plusvalenza da 60/70 milioni sistemerebbe in un colpo solo il rosso del bilancio 2017/18. Va sottolineato infatti le continue difficoltà per le linee di credito di Yonghong Li che non gli permettono di staccare un assegno cospicuo come invece era solito fare l’ex presidente Berlusconi: Mr.

Li a fine febbraio non ha potuto restituire un prestito da 8 milioni in Cina (necessario per l’aumento di capitale ultimato) e lo ha allungato fino al 31 marzo, mettendo a garanzia i beni della moglie e aumentando il tasso di interesse - dal 14 al 24% -. In più il Milan si vuole cautelare sul Fair Play Finanziario: una delle pene accessorie della Uefa infatti potrebbe essere quanto già comminato all’Inter due stagioni orsono. Ovvero, nella lista Uefa possono essere messi giocatori nuovi per un ammontare complessivo dei cartellini pari alle cessioni avvenute (l’Inter aveva omesso Kondogbia, Gabigol e Joao Mario). Troppi motivi per non andare ad un divorzio tra Milan e Donnarumma che vada bene a tutti,

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