Inter e Milan, dal vivaio una marcia in più

Servono almeno quattro giocatori cresciuti nel settore giovanile

Antonio Donnarumma, portiere di riserva del Milan (LaPresse)

Antonio Donnarumma, portiere di riserva del Milan (LaPresse)

Milano, 23 agosto 2019 - Milan e Inter pronte, Juve… quasi. A meno di 24 ore dal via della nuova stagione di Serie A, le due formazioni milanesi fan di conto e si presentano ai nastri di partenza con tante aspettative e la consapevolezza di dover lottare su tutti i fronti. Ma una cosa accomuna il Biscione e il Diavolo e le mette davanti, addirittura, alla Signora: le rose da 25 giocatori. Da cinque anni la FIGC ha introdotto la normativa per cui, all'inizio del campionato, ogni squadra deve presentare una rosa composta al massimo da 25 calciatori. Di questi, 4 devono essere stati formati nel vivaio di un club italiano e 4 nel vivaio del club per cui sono tesserati. Esclusi dal conteggio gli Under 22 (cioè i calciatori nati dall'1 gennaio 1997 in poi) che possono essere schierati in qualsiasi momento della stagione.

Oggi la Juventus, così come Parma, Fiorentina e Napoli (tutte in campo domani) dovrà depositare la sua lista dei 25. A seguire tutte le altre, sempre entro il giorno prima di quello di gara (il Milan dunque sabato, l'Inter domenica). Dal 3 settembre, poi, bisognerà depositare la lista definitiva che poi fino a gennaio non potrà essere cambiata. Il Milan si presenterà al via della stagione con tutti i requisiti necessari: i suoi quattro giocatori cresciuti nel settore giovanile (Calabria, Gabbia e i due fratelli Donnarumma), ben sei formati nel vivaio di un club nazionale (Romagnoli, Caldara, Conti, Kessié, Bonaventura, Laxalt) e anche altri tre Under 22 (Bennacer, Paquetá, Hernandez).

L'Inter può annoverare Berni e Dimarco come giocatori cresciuti nel settore giovanile, mentre inserirà tra gli Under 22 i vari Bastoni, Barella, Agoume, Lautaro e Salcedo. Sono invece Padelli, Ranocchia, D'Ambrosio, Sensi, Gagliardini, Politano, Candreva e Icardi i giocatori formati nel vivaio di altro club nazionale. E la Juventus? Paradossalmente la Signora è la formazione messa peggio, perché di giocatori cresciuti nel suo settore giovanile, ad oggi ne annovera uno solo: il terzo portiere Pinsoglio. E non può inserire in questo quadro nemmeno gli Under 22 in squadra, perché si tratta di giocatori tutti cresciuti non alla Continassa (nel dettaglio, De Ligt, Demiral e Bentancur). Mentre regna l'abbondanza per quanto concerne gli italiani cresciuti in altri settori giovanile del paese: da Rugani a Perin, fino a Buffon, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Bernardeschi, Cuadrado e anche Dybala (Palermo). Motivo per il quale c'è da attendersi ancora qualcosa all'orizzonte da parte della Juventus ma non di quanto emerso finora: lo scambio Dybala - Icardi, ad esempio, non cambierebbe le carte in tavola per nessuna delle due formazioni.

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