Percassi: "Bergamo, vincerai anche questa partita"

L'imprenditore proprietario dell’Atalanta, parla a cuore aperto della sua città, della sua squadra e della pandemia da Covid19

Antonio Percassi

Antonio Percassi

Bergamo  28 marzo 2020. «Il legame tra l'Atalanta e i suoi tifosi, è qualcosa di incredibile, è un legame speciale, particolare. E io da bergamasco sto vivendo molto male quanto sta succedendo nella nostra città». Antonio Percassi, noto imprenditore di successo e proprietario dell’Atalanta, parla a cuore aperto. Della sua Bergamo, della sua Atalanta, della pandemia da Covid19 che sta travolgendo la provincia bergamasca.

In un’intervista all’emittente radiofonica RTL 102.5 il numero uno atalantino ha svelato le sue emozioni, le sue angosce, le sue speranze in questo momento di difficoltà. «La sto vivendo molto male, è una tragedia incredibile, è un virus che ci sta portando la nostra generazione più bella. Noi abbiamo avuto otto casi di persone che lavoravano per l'Atalanta ed è stata una cosa molto triste e dura, ma sta toccando anche i giovani. Siamo di fronte a una bomba sanitaria, un nemico trasparente, sta diventando una guerra mondiale. Le immagini dei camion dell'esercito incolonnati davanti il cimitero di Bergamo resteranno per sempre nel cuore di noi bergamaschi», ha raccontato, commosso, il presidente atalantino. Parlando al cuore della sua Bergamo.

«Noi, come popolo siamo abituati a non mollare. Bergamo non deve mollare, quella bergamasca è gente un po' chiusa, ma tanto generosa ed è abituata a lottare senza mollare mai, anche se è una cosa che non si è mai vista e non si è mai verificata. A me interessa, anche come società - ha continuato Percassi - mandare un abbraccio a tutti quelli che stanno soffrendo e fare un grande ringraziamento a tutti i medici e gli operatori del settore che stanno facendo un lavoro incredibile. Sono stato in un ospedale e quando sei lì sembra un brutto sogno, ti viene solo da piangere e per fortuna ci sono queste persone che stanno facendo dei miracoli".

Quindi un pensiero alla Dea, al suo rapporto speciale con il popolo bergamasco. «C’è un legame speciale tra il calcio e la città, tra l'Atalanta e i suoi tifosi, è qualcosa di incredibile. E i nostri tifosi sono incredibili soprattutto nei momenti di estrema difficoltà, c'è un'alchimia speciale. Mi auguro che quanto conquistato dall'Atalanta in questi anni possa strappare un sorriso al popolo che ci segue in questi giorni difficili«, ha auspicato Percassi. Prima di ricordare le tante gioie di questo decennio al vertice del club orobico: «A giugno saranno dieci anni da quando, con la mia famiglia, siamo tornati all'Atalanta. Dieci anni in crescendo, di continue emozioni, dalla promozione in Serie A ai nove campionati consecutivi disputati nella massima serie, dalla Europa League all'essere ora tra le migliori otto squadre della Champions League. L'emozione più forte – ha concluso il patron nerazzurro - è stata la qualificazione ai quarti di finale di Champions e l'immagine della squadra che a fine partita a Valencia ha dedicato a Bergamo e ai bergamaschi una vittoria storica».  

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