CS Lebowski-Inter: la partita dei sogni in una nuova Coppa Italia /SONDAGGIO

Riscuote consensi la proposta di riformare la coppa nazionale per salvare il calcio di base. Il modello è la Fa Cup inglese

La locandina della partita immaginaria

La locandina della partita immaginaria

Milano, 22 gennaio 2021 - L'appuntamento con la partita dei sogni è per domenica 26 dicembre 2021 alle 15 quando il Centro Storico Lebowski affronterà l'Inter per il terzo turno di Coppa Italia allo stadio comunale "G. Bozzi Due Strade". La sfida, ovviamente, non ci sarà mai ma incarna, tra provocazione e proposta concreta, il sogno di tanti appassionati di calcio di trasformare la Coppa Italia in una sorta di FA Cup inglese che coinvolga, nei primi turni, le squadre dilettantistiche. Grazie a questa romantica e domocratica formula i tifosi dell'AFC Marine, ottava serie inglese,  si sono tolti la straordinaria di soddisfazione di sfidare i giganti del Tottenham al quinto turno della coppa nazionale e mai sconfitta fu più dolce (0-5) nel minuscolo stadio da 389 posti, teatro dell'irrepetibile sfida. Di partite così, la storia del football inglese è piena. In Italia finora ci si è limitati a fantasticarne ma ora, dalla rete, rimbalza la proposta del Centro Storico Lebowski, squadra dilettantistica fiorentina fondata nel 2010, primo esperimento di azionariato popolare cha ha coinvolto ultrà e semplici appassionati, "per ripensare alla Coppa Italia come uno strumento per salvare il calcio di base in Italia". Due i possibili tabelloni ipotizzati con l'obiettivo chiaro di garantire "un ritorno di fiamma della passione" che in provincia e nei quartieri non è mai mancata e soprattutto "una redistribuzione economica che sostenga anche le categorie dilettantistiche, fondamentali per lo sviluppo del calcio italiano e per la socialità nei territori. Secondo noi vale la pena pensarci seriamente".

La proposta radicale prevede tre turni preliminari: il primo con tutte le squadre di Eccellenza e 620 di Promozione (delle 925 totali), il secondo con l'ingresso delle squadre di D e il terzo con quelle di C, il tutto con sorteggio integrale su base regionale per limitare i costi delle trasferte. Quindi, le qualificate dei primi turni accederebbero al tabellone principale a 256 squadre, con le big di Serie A e B, che nei primi due turni giocherebbero fuori casa. "Il vantaggio di questa formula è che mischiando fin dal terzo turno professionisti e dilettanti si massimizzano le risorse a favore dei secondi.

La seconda ipotesi è più morbida e tiene maggiormente conto delle esigenze delle squadre maggiori. Quattro turni preliminari, i primi due giocati da tutte le squadre di Eccellenza e le migliori 272 di Promozione con sorteggio integrale su base regionale, nel terzo e quarto turno entrano in scena le formazioni di serie D, si passa poi al tabellone principale con le squadre di C e  le ultime otto di B, che giocano fuori casa il primo turno e quindi, nel secondo turno, entrano in scena le restanti della cadetteria e le ultime 4 di Serie A (neopromosse più 1) che giocheranno in trasferta con sorteggio integrale. Al terzo turno ecco le rimanenti delle massime serie in un tabellone definitivo a 64 squadre . Le 16 di A giocano fuori casa e dal turno successivo si sorteggia il campo in un calendario che rispetterà gli impegni internazionali e nazionali delle società di A. "Ci sembra difficile avere buoni motivi per dire no a questa proposta!"