Gattuso, che frecciata a Higuain: "Il mercato ha reso più forte il Milan"

Ringhio punta tutto su Piatek: "Ma non mi fido dei giallorossi"

Gennaro Gattuso (Ansa)

Gennaro Gattuso (Ansa)

Milano, 3 febbraio 2019 - «Proprietari del nostro destino». Una frase, quella rilanciata da Suso su Instagram, che meglio racchiude il significato della sfida di oggi contro la Roma (ore 20.30). Un successo significherebbe davvero molto per il Milan, che con la cessione di Higuain e l’arrivo di Piatek ha voltato idealmente pagina e si è rimessa all’inseguimento del quarto posto necessario alle sue casse come l’acqua nel deserto: «Dobbiamo cavalcare l’onda positiva – ha infatti ribadito Gattuso – loro sono forti e hanno grandi giocatori».

Il 2019 è stato un toccasana sotto tanti punti di vista: un Milan imbattuto in campionato e Coppa Italia, capace di non subire gol e con la panchina di Gattuso tornata più salda che mai. «Ma se facciamo due gare non positive torno ad essere quello incapace: hanno massacrato anche Ancelotti in questi giorni... Io non ho bisogno di conferme, alleno un gruppo che crede fortemente in me e nel mio staff». Inutile negare come gli inserimenti nel gruppo di Paquetá e Piatek siano stati fondamentali: «Lucas è una spugna, capisce tutto, chiede, è curioso, a livello tattico vuole sapere qualsiasi cosa; Piatek già aveva fatto cinque mesi dove ogni palla che toccava segnava, non è una sorpresa. I suoi movimenti e il suo istinto vanno lasciati liberi davanti». Per il malcontento di Cutrone, che da àncora di salvataggio in tempo di evasione di Higuain da Milanello è tornato ad essere una seconda scelta: «Piatek e Cutrone possono giocare insieme – ha ammesso Gattuso – io devo solo vedere se è funzionale un certo schema o no. Anche a me dispiace lasciare fuori Patrick, ma devo pensare al massimo per la squadra». E quindi spazio al miglior Milan possibile, con il ritorno di Suso e Calhanoglu ai lati di Piatek e quelli di Calabria e Rodriguez in difesa al posto di Abate e Laxalt: «Stiamo bene, è normale che tante volte anche l’entusiasmo ti porti a spingere di più. Il quarto posto? In primavera ce lo giocheremo.Ma non possiamo commettere errori». E anche se dal mercato non è arrivato il tanto agognato esterno di centrocampo, Gattuso sa che a breve la sua rosa si amplierà di nuovo: «Il mercato l’abbiamo fatto con quelli che rientreranno come Biglia e Caldara, è come se li avessimo comprati perché per 4 mesi non li abbiamo mai avuti».

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