Fiorentina che incubo, così fa troppo male

Viola coraggiosi e avanti a San Siro per 3-2. Vlahovic sbaglia il gol decisivo e Lukaku e D’Ambrosio fanno il sorpasso. L’Inter vince 4-3

Migration

dall’inviato Riccardo Galli

Ci mette cuore e grinta, la Fiorentina. E soprattutto, fedele al motto di Iachini e di Commisso (in tribuna con tutta la famiglia) non molla mai. Tutto vero. Ma non basta. E la delusione raddoppia. Così in due minuti, quando ormai il novantesimo era dietro l’angolo, Lukaku e D’Ambrosio mandano all’inferno la squadra viola. La notte di San Siro? Una girandola di reti e di emozioni e una vittoria (meritata per buona parte del match) che stava per prendere corpo e che un attimo dopo è diventata un incubo. Finisce 4-3, dopo che Kouame, Castrovilli e Chiesa avevano fatto male, a suon di gol, ai nerazzurri. Il tutto con la regia di un Ribery che nel secondo tempo aveva mandato in tilt le idee dei nerazzurri. Poi, ironia della sorte (o forse no), l’uscita di scena del campione francese e il ko.

Neppure il tempo di abituarsi al silenzio irreale e impressionante di San Siro che la Fiorentina passa. La difesa dell’Inter dorme, Biraghi la scavalca con un traversone preciso e l’assist di Bonaventura manda in gol Kouame.

La partita è viva. La Fiorentina vuole crederci. L’Inter cresce e si arriva all’episodio numero due del march: c’è un contatto ravvicinato nell’area viola fra Caceres e Lautaro. L’arbitro non sembra avere dubbi: è rigore. Il difensore viola non ci sta, grida, si becca anche il giallo, ma Calvarese è richiamato dal Var. Episodio riletto al monitor e niente scontro da punire con il tiro dal dischetto. Cancellata anche l’ammonizione a Caceres e si riparte dallo 0-1. Un’occhiata alla formazione e oltre alla ‘prima’ di Amrabat (prova tosta) spicca l’innesto sulla mediana di Bonaventura (fuori Duncan) e il nuovo fortait di Pezzella (dentro Ceccherini). L’Inter? Conte tiene in panchina Hakimi, piazza Eriksen dietro la coppia d’attacco Lautaro-Lukaku. Kouame ha l’occasione per firmare la doppietta ma lo schiaffo per i viola arriva su un contropiede quando sta per chiudersi il primo tempo. Lautaro prende la mira bene e batte Dragowski. Un colpo basso all’orgoglio viola.

Nella ripresa è la sfortuna ad accanirsi contro la Fiorentina e la deviazione di Ceccherini (diagonale di Lautaro) spiazza Drago. Ma non è finita. Anzi. Ribery s’inventa una giocata alla Ribery. Il dialogo con Castrovilli è perfetto e il 2-2 è sacrosanto. Una manciata di minuti e Ribery fa un’altra magia e lancia Chiesa per il terzo gol. Poi il risveglio, cinico, dei nerazzurri, Lukaku e D’Ambrosio in gol e la notte che Firenze stava per sognare diventa una notte di rabbia.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro