Champions League, Inter-Barcellona 1-1. Icardi: "E' un punto che vale"

Decisivo Handanovic: "Questi tifosi fanno la differenza"

Mauro Icardi

Mauro Icardi

Milano, 7 novembre 2018 - Il gol, ancora una volta, negli ultimi minuti, l’ha fatto Mauro Icardi. Il terzo in quattro gare di Champions alla sua prima stagione. L’ennesimo da capitano, che fa impazzire di gioia il suo pubblico, ieri da record, e che si conferma un attaccante di razza, pronto ad avventarsi su qualsiasi pallone fino all’ultimo minuto Il numero nove nerazzurro, nell’area piccola si muove come pochi altri e ieri ne ha dato ulteriore prova. Sempre lì a sfruttare la sua affinità con la porta avversaria. Ha commentato così la sua partita ai microfoni di Sky: «Abbiamo sofferto perché abbiamo giocato contro la migliore squadra al mondo. Abbiamo corso tanto, ma non abbiamo mollato e con un rimpallo dentro l’area alla fine è arrivato il mio gol. Anche contro il Tottenham è andata così: ci abbiamo creduto e abbiamo continuato a stare lì anche con un po’ di fortuna».

Se si parla di fortuna, non si può non citare Matias Vecino, sul quale il numero nove interista non ha dubbi «È il nostro amuleto. Se non fa gol fa assist, quindi lo teniamo in campo il più possibile. Noi cercheremo di migliorare comunque ogni aspetto, anche quelli in cui oggi siamo mancati, perché il Barcellona sa giocare la palla, pressa a tutto campo e cerca sempre l’uno contro uno». Un amuleto Vecino, infallibile quando si tratta di Champions League. Anche ieri è entrato nell’azione del gol del pari con il tiro ribattuto da cui Maurito ha trovato la rete. «Un pareggio importante - analizza l’uruguaiano - soprattutto perché guadagnato quando mancavano pochi minuti. È determinante per le prossime due partite che dobbiamo ancora giocare. Loro hanno un palleggio importante che ti fa correre, quando recuperi palla ti saltano addosso ed essendo lunghi abbiamo fatto un po’ fatica».

Il discorso qualificazione non è ancora chiuso, anzi, il risultato al fotofinish della serata europea a San Siro, fa ben sperare la formazione nerazzurra. Anche se la vittoria casalinga del Tottenham con il Psv lascia in piena corsa i londinesi che si giocheranno la loro chance in casa nel prossimo scontro diretto. Ma ora è fondamentale sorridere del pareggio contro il Barcellona, ottenuto anche grazie alle parate di Samir Handanovic; si faticano a contare gli interventi con cui ha detto no agli spagnoli prima della rasoiata di Malcom. E il portiere sloveno, tra i migliori in campo ieri sera, ha analizzato così la partita ai microfoni di Sky: «Parate sì, ma mi è mancata quella sul gol. Si poteva fare di più perché Malcom è sinistro e io forse potevo posizionarmi meglio e potevamo fare qualcosa in più come squadra soprattutto nel primo tempo, quando loro uscivano troppo facilmente. Se gli lasci il pallone tra i piedi è inevitabile che cominci a soffrire. A noi però queste partite servono. Siamo cresciuti in Italia, dobbiamo farlo anche in Europa. Ora dovremo andare a Londra e sappiamo che se pensiamo di andare a prendere un punto, poi perdiamo. Sarà fondamentale l’atteggiamento con cui scenderemo in campo, che dovrà essere quello di chi vuole vincere la partita».

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