Agonia Fiorentina, è in zona rossa

Genoa, Torino e Parma devono ancora giocare. I viola troppo molli lasciano la scena al Milan capolista

Migration

dall’inviato Riccardo Galli

La Fiorentina evapora anche a San Siro e si risveglia in una classifica che inizia a farsi assolutamente preoccupante. Qualche idea (nel primo quarto d’ora, poi stop), un palo di Vlahovic e un’altra domenica da dimenticare. Così, alla fine, fa tutto il Milan: segna, si procura due rigori, ne sbaglia uno, pareggia il conto con i pali (legno di Calhanoglu). Il tutto mentre in viola soffrono da matti con un pacchetto di giocatori troppo lontani da un rendimento accettabile per riuscire a raddrizzare la stagione. Pezzella rimane lontano dalla condizione di leader, il centrocampo non crea (Pulgar e Amrabat stentano a trovare un’intesa), l’attacco rimane asettico e Ribery è l’ombra del trascinatore dei giorni migliori.

Prandelli inserisce Callejon per la prima apparizione da titolare dell’ex Napoli. FR7 fa il… battitore libero, lavora molto in fase offensiva, sia come compagno di reparto, sia come uomo di regia alle spalle della punta e pronto a dialogare con Castrovilli che parte piuttosto largo a sinistra. Per il resto confermata la difesa a quattro (Caceres a destra) e in mediana l’asse Pulgar-Amrabat appunto supportata da Castro e Callejon.

La Fiorentina sembra partire benino, ma il Milan passa poco dopo il quarto d’ora con un colpo di testa di Romagnoli, appostato davanti a Dragowski (ma lasciato incredibilmente libero da Pulgar), che sistema in rete una palla spizzata da Kessie su calcio d’angolo di Calhanoglu. Prandelli si sbraccia, richiama i suoi e chiede alla squadra di ripartire subito.

La reazione sembra prendere corpo e solo il palo dice no a Vlahovic (minuto numero 20) che spara verso Donnarumma un gran pallone di Ribery. Ma c’è qualcosa che non gira nella direzione giusta per la Fiorentina nel pomeriggio di San Siro. Così, anche le tracce di maggiore inventiva rispetto al passato si azzerano (Callejon e Amrabat spariscono quasi subito dal radar dei protagonisti) il Milan vola sul 2-0 grazie a un calcio di rigore trasformato da Kessie (Pezzella aggancia in area Saelemaekers).

La Fiorentina sfiora l’incubo al 36’ quando l’arbitro Abisso fischia un altro rigore in favore del Milan: il Var conferma la trattenuta in area di Caceres ai danni di Theo Hernandez, ma dal dischetto questa volta Kessie sbaglia. Bravo Drago a distendersi sull’angolino basso alla sua sinistra.

Si arriva alla ripresa e Prandelli chiama fuori il fantasma di Callejon per inserire Bonaventura che va a mettersi alle spalle (4-3-1-2) dietro Vlahovic e Ribery, ma il Milan sfiora quasi subito il tris con un diagonale di Calhanoglu che colpisce il palo alla sinistra di Drago. Al 10’ c’è un’incursione pericolosa di FR7 che prova il pallonetto anziché la conclusione di forza e Donnarumma si salva. Niente. Il gol proprio non arriva e Prandelli gioca anche la carta Cutrone (fuori Ribery). La partita rimane sonnolenta. Il Milan ci mette meno cattiveria, la Fiorentina continua ad andare piano anche con Koaume al posto di Vlahovic. L’incubo viola continua. E non sembrano esserci quei miglioramenti necessari per rispolverare un po’ di sano ottimismo.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro