Milano, 14 maggio 2012 - Non ha da sorridere perchè dopo 8 anni non è riuscito a vincere lo scudetto sul campo. Una striscia che sembrava una benedizione divina per il giocatore più pagato nella Serie A. Ma Zlatan Ibrahimovic comunque resta, insieme a Thiago Silva, il rossonero dal miglior rendimento in stagione. Ventotto reti in campionato, la palma di capocannoniere conquistata per la seconda volta in carriera, 35 reti in stagione. Dati per cui rallegrarsi.

Se il bis tra i bomber non è certo una novità - era riuscito anche a Roberto Boninsegna (Inter), Felice Borel II (Juventus), Harald Nielsen (Bologna), Silvio Piola (Lazio), Ettore Puricelli (Bologna), Marco Van Basten (Milan), Andriy Shevchenko (Milan) e Antonio Di Natale (Udinese) - l'impresa è aver conquistato la classifica dei marcatori con due maglie diverse. E che maglie! Quelle di Inter e Milan. Nel 2008/09 aveva infatti realizzato 25 reti e trascinato i nerazzurri di Mourinho allo scudetto.

Ibrahimovic, inoltre, entra di diritto nella storia del Milan come sottolinea il sito ufficiale rossonero. Dopo Nordahl, che aveva vinto la classifica cannonieri segnando 35 reti nel 1949-50 e 34 nel 1950-51, è l’attaccante milanista che in una sola stagione ha segnato di più nella storia del club di via Turati.

Ibra si lascia alle spalle giocatori del calibro di Van Basten (25 reti nel 1991-92), Shevchenko (24 reti nel 2003-04 e nel 1999-2000), Altafini (22 reti nel 1961-62), Virdis (17 reti nel 1986-87), Rivera (17 reti nel 1972-73) e Prati (15 reti nel 1967-68).