Cinciarini e Goudelock, davvero una stagione d’oro

Due mattatori simbolo del Tricolore dell'olimpia Milano

La grinta di Andrew Goudelock e Andrea Cinciarini (Ciamillo-Castoria)

La grinta di Andrew Goudelock e Andrea Cinciarini (Ciamillo-Castoria)

Milano, 17 giugno 2018 - A loro modo due simboli dello scudetto dei biancorossi sono stati Andrea Cinciarini ed Andrew Goudelock. Il playmaker perchè capitano della squadra, che ha saputo trovare il suo ruolo nella squadra diventando un vero e proprio «mister utilità», la guardia invece perchè dopo una stagione discontinua ha davvero cambiato marcia nei playoff venendo votato anche miglior giocatore delle finali con tanto di 18.3 punti di media.

Il capitano è entusiasta: «Posso dire davvero che è stata la stagione più bella della mia carriera. Aver vinto lo scudetto da capitano me lo fa sentire ancora più mio. Lo sforzo del gruppo è stato capire che ognuno di noi aveva un ruolo nella squadra». Cinciarini rivela qualche pensiero di quelli che sono passati in questi giorni: «Sapevamo che andare subito 2-0 con Trento poteva essere decisivo, poi però a Trento abbiamo subito parziali stranissimi e siamo andati nel pallone. Dopo la vittoria in gara 5, però avevamo grande convinzione, sapevamo che non saremmo caduti una terza volta in trasferta e così è stato.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Goudelock, che ha visto esponenzialmente crescere la sua popolarità tra i tifosi milanesi grazie a dei playoff superlativi: «Classifico questa stagione come la più bella della mia carriera. Quando ti trovi a Milano ha responsabilità maggiori rispetto ad altri club. In Eurolega all’inizio facevo fatica, giocavo poco. Si è creato anche qualche nervosismo per le voci di mercato. Dopo la Coppa Italia qualcosa è cambiato, io ho iniziato a giocare in un determinato modo e la squadra ha iniziato a vincere. È difficile mettere insieme tanti campioni e metterli al loro posto, nel finale ci siamo riusciti e ognuno di noi ha dato qualcosa in più». Il giocatore si sente migliorato rispetto ad inizio stagione: «Non ho mai dovuto fare tante cose come quest’anno, difensivamente ho fatto progressi importanti, quando ripenso alla stoppata di gara 5 ne sono entusiasta e penso che ora non si potrà più dire che Goudelock è un giocatore che non difende. Ora mi sento un giocatore migliore». Adesso grande attenzione già sul futuro del numero 0 biancorosso visto che il suo contratto è in scadenza, ma la società ha un’opzione a proprio favore: «Io e la mia famiglia siamo contenti di come sia finita la stagione, della società e della città. A me piacerebbe rimanere, ma ora dovremo parlarne con la società e trovare la soluzione più opportuna».

 

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