Eurolega al via, Milano si presenta con l'arma Scola

L'Olimpia punta ad arrivare almeno tra le prime otto nella competizione di basket più importante d'Europa, con l'argentino a fare da guida

Olimpia Milano

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Milano, 2 ottobre 2019 - L'Olimpia Milano ci riprova, stavolta con un'arma in più. Al via domani l'Eurolega, massima competizione europea di basket, che quest'anno sarà disputata da 18 squadre. La scorsa stagione a trionfare fu il CSKA Mosca, che in finale sconfisse l'Anadolu Efes. La squadra turca ci sarà anche quest'anno, oltre alle grandi favorite Barcellona e Real Madrid e alle due greche, Panatinaikos e Olympiacos. L'obiettivo minimo di MIlano è quello di arrivare tra le prime otto d'Europa, consapevole di avere in squadra i giocatori necessari per farlo. Il coach Ettore Messina, infatti, può contare su Shelvin Mack e Sergio Rodriguez, che serviranno a non far rimpiangere Mike James.

La vera freccia nell'arco dell'allenatore fresco sessantenne è però l'argentino Luis Scola, reduce da un ottimo mondiale con la sua nazionale e che potrebbe già esordire domani a Monaco. Per la prima trasferta in terra tedesca l'Olimpia dovrà fare a meno di Valdo Micov, che non ha recuperato da una fastidfiosa lombalgia e resterà a Milano per proseguire le terapie. Scola ha espresso il forte desiderio di essere allenato da Messina ed è uno dei giocatori che potrebbe fare la differenza nella competizione. "Se con la nazionale argentina non avessimo ottenuto il pass per le Olimpiadi avrei smesso di giocare - ha rivelato in conferenza stampa Scola, che ha 39 anni - Mia moglie mi ha spronato a continuare fino a Tokyo e ho scelto il progetto dell'Olimpia sugli altri per il coach". L'ala torna in Europa dopo 12 anni in Nba, ma il cambiamento non sembra spaventarlo: "Mi servirà un periodo di adattamento ma credo che non ci saranno problemi - ha detto Scola, che indosserà la maglia numero 40 - Conto di dare tutto quello che ho sempre dato in carriera: gioco al massimo, lavoro al massimo, mi preparo al massimo". 

Altri tre giocatori sono arrivati nel Vecchio continente dopo un periodo oltreoceano: si tratta di Kosta Koufos, ex Sacramento, acquistato dal CSKA che ne ha fatto il giocatore più pagato della competizione grazie a un biennale da sei milioni di dollari; di Nikola Mirotic, che dai Milwaukee Bucks è passato al Barcellona, e di Alexis Abrines, anche lui in Catalogna dopo tre anni con gli Oklahoma Thunder. La competizione si è allargata da 16 a 18 squadre in quanto il Bayern Monaco e i francesi del Asvel Lyon-Villeurbanne hanno ricevuto una wild card per questa e per la prossima stagione. 

 

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