Roma, 6 gennaio 2013 - La Lazio castiga un'Inter opaca, ritrovando Reja e il sorriso. Al 36' della ripresa Klose, con un guizzo su Ranocchia, tira al volo su cross di Candreva e buca Handanovic. Doccia gelata per l'Inter che si allontana dalla zona Champions (otto punti di distacco dal Napoli) e si vede superare in classifica dal sorprendente Verona. Seconda sconfitta dell'era Thohir (dopo Napoli) e si parla già di "mal di trasferta" per i nerazzurri.

La Lazio, ancora cantiere aperto, ritrova alcuni elementi fondamentali come Hernanes, Cndreva e Klose che finora in campionato hanno fatto vedere ben poco. La mano di Reja si è vista (l'ambiente non è sembrato provato dalla diatriba da Petkovic e Lotito) anzi, i biancocelesti sono parsi maggiormente compatti e propositivi tanto che sono riusciti a strappare i tre punti a 10' dalla fine. Anche l'imprevisto infortunio di Marchetti (Berisha al suo posto) è stato gestito senza problemi, complice una tiepida prestazione degli interisti. Difficile ricordare qualche grande parata di Berisha (bravo su Nagatomo nella ripresa), più facile pensare a quelle di Handanovic.

La carica della vittoria nel derby non si è vista all'Olimpico. Brutta partita per Alvarez (rientrato dopo la squalifica scontata nella stracittadina) che non è riuscito ad incidere, Guarin (forse distratto dalle voci mercato) è stato protagonista di uno sbiadito primo tempo e, diffidato, ha rimediato un giallo che gli farà saltare la prossima sfida casalinga contro il Chievo. Unica nota positiva (oltre ad un buon Juan Jesus) il rientro di Milito (ha sostituito al 29' della ripresa Guarin) dopo tre mesi di stop per uno stiramento. La speranza è che il Principe torni a lottare con continuità per la causa nerazzurra. Tutti si aspettavano in un suo guizzo vincente come con il Sassuolo, ma a firmare il tabellino ci ha pensato Klose e l'Inter deve tornare con i piedi per terra.