Milano, 2 giugno 2013 - E' Violetta-mania. La serie tv marchiata Disney sta impazzando non solo in tv, ma al cinema, nella musica, nell’editoria. La prima serie di 80 episodi è andata in onda su Disney Channel ed è terminata l’8 febbraio. La seconda parte proprio lunedì.

Ma il logo Violetta, secondo la ben nota strategia commerciale Disney, si è piano piano diffuso su molti altri media, a cominciare naturalmente dalla musica, visto che la serie racconta (anche) della passione musicale di un gruppo di ragazzi. E infatti per prima è uscita la colonna sonora (29 ottobre), mentre il 12 marzo è stato messo in vendita “Violetta - la musica è il mio mondo - Le canzoni inedite”, versione deluxe con 10 canzoni nuove e un dvd. La compilation ha scalato le classifiche di categoria raggiungendo il primo posto (Fimi - Gfk).

Il magico tocco di Violetta ha riguardato anche le librerie. Sono usciti Violetta - il mio diario e Violetta, storia di un successo, che campeggiano rispettivamente al primo e secondo posto della classifica settore ragazzi (18° posto nella generale). Infine il cinema, segnato dall’uscita, per soli due giorni, in 200 sale italiane, di Violetta - L’evento. Nelle 48 ore di programmazione il film ha quasi pareggiato i conti con Il grande Gatsby, facendo segnare più o meno gli stessi incassi.

Insomma la serie nord-sud-americana ha coinvolto plotoni di giovanissime fan che seguono ogni mossa della loro eroina e dei personaggi che la circondano: da Leon a Ludmilla, da Nada a Maxi. Ma il bello è che una piccola parte della serie è segnata dal tricolore: vi recitano infatti Lodovica Comello e Simone Lijoi (i fratelli Francesca e Luca) più Ruggero Pasquarelli che nei panni di Federico ha partecipato a 16 episodi. Non solo: la serie ha anche una traccia giallo zafferano. Lodovica Comello, 23 anni, è originaria di San Daniele in Friuli ma è ambrosiana di adozione. Nel 2009, a soli 19 anni, ha infatti deciso di lasciare il paese per venire a Milano e frequentare la scuola Mas, la scuola di arte e spettacolo in via Meucci. Ed è qui che ha incontrato la sua Grande Occasione.

«Un giorno - racconta lei stessa, «il direttore mi prende da parte durante una lezione di canto e mi chiede se volevo partecipare a un provino. Avrei dovuto preparare una canzone e un dialogo in spagnolo, lingua di cui non conoscevo una parola. Ho sostenuto il provino al buio, senza sapere nemmeno di cosa si trattasse. L’ho scoperto solo sei giorni dopo, quando mi hanno chiamato per dirmi che ero stata presa e che avrei interpretato un personaggio in una fiction Disney. Incredibile». Ma non sono state tutte rose e fiori. Con il canto e il ballo Lodovica se la cavava bene, con la recitazione un po’ meno. «La cosa più difficile era parlare in spagnolo e risultare credibile. Mi sono trasferita a Buenos Aires dove ho fatto una full immersion di un mese nella lingua».

Problemi particolari?
«Io venivo dal teatro. Il mondo della tv è completamente diverso, tutto deve essere più misurato, dai movimenti alla voce. I registi mi hanno più volte ripreso per la mia gestualità tipicamente italiana».
Conclusione, rivolta ai suoi coetanei: «Studiate, studiate, meritatevi le cose. Senza studio e senza impegno non si arriva da nessuna parte».

di Piero Degli Antoni