Milano, 22 ottobre 2020 - La mente è un po' come un atelier. E' quello “spazio dove creiamo e distruggiamo allo stesso tempo le nostre fantasie”. E' quel luogo intimo dove risiedono i pensieri e le emozioni. E pure quell'angoscia dell'attesa di sapere che cosa accadrà nel futuro. Così 'Atelier' diventa anche il titolo del nuovo singolo dei The Lux (la luce, scritto e composto da Filippo Ferrigo.
Voce sulla chitarra di Giorgio Ferrari, il Basso di Francesco Masetti e la batteria di Nicola Brighenti, Filippo vuole raccontare “il nostro essere fragili e in balìa degli eventi che ci travolgono”. E lo fa con lo stile heritage del britpop e rock anni Novanta. Negli spartiti e nell'attitudine dei The Lux senti gli Oasis, i Blur, i Verve. E perché no anche Pulp e Suede. “Veniamo da quell'onda lì”, confessa Filippo. Ma le influenze garage e pop rock si intravedono, nel solco della continua ricerca che la band sperimenta tra le nuove generazioni di gruppi 'americani'.
Nei The Lux, ad ascoltarli, ritrovi tutte le sfaccettature del britpop: dall’ala più punk e rumorosa a quella più glam e barocca, da quella art rock e sperimentale a quella intimista. La loro musica è 'Moodular' come il titolo della raccolta di sei tracce uscita nel 2017. L'english melancholy della scena mainstream londinese, l'energia metal, il groove. Poi una sorta di apparente pausa, in cui Filippo ha scritto innanzitutto 'Atelier'.
Nato un anno fa e quasi profetico a vivere le angosce e le paure di oggi: “E' un momento critico, i live sono fermi, ma abbiamo voluto comunque uscire con questo singolo – continua Filippo -. E il video che uscirà oggi lo abbiamo girato sotto la regia di Luca Moretti negli studi della 341 Production di Curno, in provincia di Bergamo”. Il prossimo passo è “lavorare su altre 5 demo che già ho in mente”. Sempre pronti ad aprire quel cassetto dove Filippo e i The Lux per colpa del Covid hanno dovuto riporre il sogno di un tour europeo già in cantiere.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro