"Il regno del cavallo" tra circo e teatro: il debutto di Alberto Gamberini

L'outsider del nuovo spettacolo circense prodotto da Flavio e Daniele Togni è l'attore milanese

Alberto Gamberini

Alberto Gamberini

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Sotto il tendone del circo spunta un "outsider". Alberto Gamberini, 38enne attore teatrale milanesissimo, sarà uno degli ingredienti del nuovo spettacolo circense prodotto da Flavio e Daniele Togni che ha debuttato ieri, per la prima nazionale, e proseguirà fino al 29 maggio. Lo show "Il Regno del Cavallo" è circo teatro equestre: i protagonisti non sono tigri o altri animali esotici, ma trenta magnifici cavalli (soprattutto arabi, andalusi e lusitani) guidati da Flavio Togni, l’artista più premiato al Festival del Circo di Montecarlo, che li ha scelti e addestrati. Con loro equilibristi, acrobati, giocolieri, danzatrici e pure Gamberini che alternerà poesie e sketch comici, interagendo col pubblico nell’arena di piazzale Cuoco. Senza travestimenti però: "Non faccio il clown" precisa l’attore.

Gamberini nella sua vita ha avuto due grosse fortune: essere nato in una città che adora ("amo ogni cosa di Milano, anche la nebbia che conferisce una patina malinconica alle cose") e aver avuto chiaro sin da piccolo cosa volesse fare da grande. "Alle medie ho scelto la scuola di via Vivaio perché era l’unica ad offrire un percorso teatrale obbligatorio per gli allievi" afferma. Seguono liceo, università, il diploma di attore all’accademia "Campo Teatrale" fino al 2004, quando viene ammesso nella compagna dell’enfant terrible del teatro italiano, Paolo Poli. Con lui calca i palchi dal Nord al Sud per una decina d’anni. "Il suo assistente di regia girava le accademie alla ricerca di una figura come la mia: non alta, che sapesse un po’ recitare… Mi fece fare sette provini. Alla fine Poli mi scelse dicendo: "Non sei l’attore più bravo che ho visto in questi giorni ma il più intelligente". Per me è stato un vero maestro: mi ha trasmesso arte, passione, talento e rigore". Il 2016 segna lo spartiacque : è l’anno in cui scompare Poli ma anche quello in cui irrompe l’esperienza del circo.

In parallelo alle produzione teatrali (in cui è attore ed autore), Gamberini è assunto dalla famiglia Bellucci-Medini come comico per lo "Psychiatric Circus", uno spettacolo "folle" basato sul teatro e l’acrobatica. Nel 2019 Flavio Togni fa lo stesso per il suo "The Dreamer" ma il Covid segna un forzato stop. Seguono altri show circensi dove Gamberini passa anche alla regia: "Per me sono state esperienze fondamentali. Chi arriva dal teatro non può avere la presunzione di lavorare in un circo senza aver capito prima le dinamiche. E deve essere anche in grado di farsi accettare dalla famiglia". Qui le bizze da attore sono bandite: "Si deve essere pronti anche a sporcare le mani. Nei giorni scorsi oltre a fare le prove ho dato una mano a piantare i paletti, tirare il tendone…". Vale anche per la figlia di Flavio Togni, Adriana, 26 anni, che è acrobata, allenatrice di cavalli, sarta. "È una vita piena di sacrifici, senza orari regolari quella del circo. Ma ti dà un senso di libertà" dice la giovane artista.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro