Andata e ritorno a 'Itaca' passando per Battisti: il viaggio di Sasha Torrisi

L'ex Timoria al Memo Club con i successi di Lucio riletti in chiave rock e il suo ultimo Ep

Sasha Torrisi

Sasha Torrisi

Milano, 1 ottobre 2020 – Un viaggio (anche onirico) nella memoria. Attraverso luoghi, gioie e sofferenze della vita. Un moderno Ulisse che torna a raccontarsi e a farsi ascoltare, a 11 anni dall'ultimo album. Undici anni di esperienze in cinque tappe. Che poi sono le cinque canzoni del nuovo disco, 'Itaca': “Poche, ma sono dense di energie e contenuti”, assicura Sasha Torrisi, ex Timoria e poi tre album con i Rezophonic parallelamente al progetto su Lucio Battisti riletto “secondo le nostre attitudini rock”.

Domani sera (venerdì 2 ottobre) sarà al Memo Club di Milano con la sua band 'battistiana', ma “visto che l'album è appena uscito presenterò anche i nuovi brani”. Una sorta di liberazione dopo mesi lontano dai palchi. Esce dalla prigione che lui stesso canta nel pezzo di apertura dell'Ep, “una gabbia fatta da certe imposizioni della società, ma alla fine il protagonista riesce a prendere in mano le redini della sua vita. Gabbie fisiche e gabbie mentali”, racconta Sasha.

Lascia quella vecchia strada 'Senza rimpianto', perché “il passato rimarrà, ma è la tappa di un nuovo percorso”. Si va avanti, 'Nonostante te', che poi “non è mica una canzone dedicata a una donna – spiega -. In realtà parla della mia città a cui alla fine dico dormi serena, io vado altrove, ma tu ci sarai sempre”. Si parte, si arriva e poi si ricomincia il viaggio. Perché “io non mi accontento mai degli obiettivi raggiunti, ho sempre la testa per costruire qualcosa di nuovo. Credo faccia parte dell'essere di ogni artista”. Che poi, però, arriva a 'Itaca', “il luogo in cui incontri te stesso.

Dopo tanto viaggiare scopri che il posto dove stai meglio è dentro di te. Anche se per scoprirlo è necessario prima perdersi nelle esperienze”. Ora Sasha ha ritrovato la sua Itaca, ma è pronto a ripartire con un secondo episodio del viaggio. Altre cinque tracce con l'inconfondibile impronta rock cantautorale ispirata dal prog italiano degli anni Settanta e contaminata dall'elettronica. Il contenuto? “Stiamo navigando a vista”. Uscirà nei prossimi mesi. Mentre ci sarà ancora da attendere per un altro, ambizioso progetto artistico: raccontare la vita molto rock'n'roll del pittore Caravaggio. Un'opera rock, teatrale. Un po' come 'Tommy' degli Who.

 

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