Festival di Sanremo, che brividi con Marco Mengoni

Dopo Malika, Giulia Monti è tornata all’Ariston a dirigere per Marco

Giulia Monti è laureata al Conservatorio di Milano in violoncello

Giulia Monti è laureata al Conservatorio di Milano in violoncello

Milano, 8 febbraio 2019 - Marco Mengoni le ha (ri)aperto i cancelli dell’Ariston. E per Giulia Monti tornare a dirigere la grande orchestra del Festival è stata una scarica di adrenalina. Il duetto dell’idolo di Ronciglione con Tom Walker di “Hola (I Say)” è ricorso alla sua bacchetta. “Avevo il cuore che batteva a mille”, spiega la Monti. “Indipendente dalla professionalità di un musicista e di un artista, quel palco vibra di un’emozione e di storia che avverti in tutta la loro forza. E vieni come travolto dall’emozione”.

Quand’è il cuore le è andato in gola?

«Quando mi sono messa la cuffia, ho preso la bacchetta in mano e mi sono detta: non tremare. Ma non è stato facile. Anche se i ritornelli si ripetono, quello è un pezzo tutto in crescendo. Quindi brividi e cuore a mille, pure nell’esplosione finale col pubblico tutto in piedi. I brividi e il cuore a mille mi sono passati solo quando sono andata a dormire».

Il rapporto con Marco com’è nato?

«L’ho conosciuto ad un concerto di Dardust, il gruppo di Dario Faini con cui ho collaborato. Gli è piaciuto il suono e mi ha scritto se volessi scrivere le partiture per archi de “La ragione del mondo” e io l’ho fatto assieme a Daniele Panziani. Poi Mengoni mi ha chiesto di lavorare pure agli altri archi del suo ultimo album “Atlantico’».

A Sanremo lei c’era già stata.

«Sì, con Malika Ayane tre anni fa. Ed è stato un altro brivido enorme. Sono molto contenta che Marco abbia pensato a me».

Le sarebbe piaciuto arrangiare pure la battistiana “Emozioni”, il duetto di Marco con Baglioni?

«Mi piace molto arrangiare, ma ognuno scrive in modo diverso e gli artisti hanno le proprie preferenze. E poi Geoff Westley è un professionista stupendo, sono rimasta incantata dalla sua scrittura».

Il coinvolgimento con Marco proseguirà?

«Lo spero, lui è una persona deliziosa, ma abbiamo iniziato a collaborare al disco a maggio e quindi non ci conosciamo ancora benissimo. Certo, un tour con l’orchestra sarebbe stupendo».

Al momento è impegnata in tv.

«Sto lavorando “Ora o mai più” su RaiUno e fino a marzo avrò quell’impegno».

Si tratta di un talent abbastanza diverso dagli altri in cui si toccano le sensibilità di artisti in cerca di riscatto con storie a volte delicate.

«Ci sono cantanti che a volte hanno fatto una hit e poi sono passati nel dimenticatoio. È molto bello però studiare con questi artisti e con un eccellente professionista come il maestro De Amicis, pure lui molto bravo nella scrittura. Non avevo mai fatto esperienze del genere ed è una scoperta molto interessante».

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