I Ritmo Tribale tornano a "surfare" nel rock e nella vita

A 11 anni dall'ultima uscita discografica, la band milanese emblema dell'underground e dell'indie Ottanta e Novanta consegna alla musica un nuovo singolo

I Ritmo Tribale

I Ritmo Tribale

Milano, 25 maggio 2018 – La musica, irriconoscente, li aveva dimenticati. Per anni. Loro che hanno aperto la scena underground legata ai centri sociali negli anni Ottanta, anime inquiete dell'indie degli anni Novanta, emblema del rock made in Italy con cui si sono fatti le ossa anche i signori Afterhours. Così, tanto per dire. Eppure i Ritmo Tribale hanno raccolto meno di quello che avrebbero meritato.

Con i loro live e con i loro album, da Bocca Chiusa a Kriminale, dal mini-LP omonimo nel 1991 a Tutti vs. tutti, Mantra, gli psichedelici chiaroscuri di Psycotronia, Bahamas e Uomini. E ora, a 11 anni dall'ultima uscita discografica, arriva il nuovo singolo firmato Ritmo Tribale. “Le Cose Succedono” - parole e musica di Andrea Scaglia disponibile su tutti i principali digital store – è il ritorno sulle scene dei tribali che anticipa il più grande progetto “La rivoluzione del giorno prima”, due inediti e due cover, loro che mai ne avevano suonate. “Le cose succedono” è un inno alla vita, “la voglia di vivere qui ed ora”, l'orgoglio di Fabrizio Rioda, il ruvido chitarrista della band che schiera anche Alex Marcheschi, Andrea Filippazzi e Luca Talia Accardi.

Bastano poco più di tre minuti e mezzo per ricordare la propria caratura e il proprio inconfondibile sound. Perché in fondo, “tra noi l'emozione di suonare insieme non è mai cambiata”, confessa Rioda. Tra loro niente ruggine. Stessa alchimia. Stessa energia e stesso divertimento. “Siamo cambiati noi, ognuno con le sue vittorie e le sue sconfitte”, ognuno con la sua vita rock'n'roll. Oggi “ognuno ha la sua vita, il suo lavoro ma il tempo per la musica lo si trova sempre”. Loro son fatti di musica e si sono ritrovati “per combinazione” a surfare nel rock e nella vita: “Purtroppo viviamo proiettati  suquello che dobbiamo fare dopo e non pensiamo a quello stiamo vivendo nel nostro momento”. Così è. Così dev'essere. La “legge” tribale per non “vivere in memoria di me”. Perché “le cose non sono, le cose succedono e si trasformano secondo necessità”. Ecco perché “non voglio vivere in provincia di quello che poteva essere ma non è stato”.

Dopo il singolo, il tour estivo: 8 giugno Milano Rugby Festival, Cernusco sul Naviglio; 23 giugno Festintenda, Mortegliano; 24 giugno Solstizio d'Erbabbo, Erbanno; 6 luglio Sabbio Summer fest, Sabbioneta; 7 luglio B.est festival, Berbenno Di Valtellina.

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