Unica, Ornella Vanoni: agli Arcimboldi "La mia storia"

In scena il repertorio di una vita

Ornella Vanoni

Ornella Vanoni

Milano, 7 maggio 2018 - «Ho dovuto cambiare il titolo, perché ‘Sono nata qui’ andava bene per Il Piccolo, meno per gli Arcimboldi» spiega Ornella Vanoni, in scena alla Bicocca domani con il giro del suo mondo portato già in ottobre allo Strehler. «Ora lo spettacolo si chiama “La mia storia” e poggia sullo stesso repertorio, che parte dalle canzoni della mala, incrocia Brecht e infine le mie, anche se senza la commozione che c’è stata quella sera al Piccolo, in cui mi sono trovata a parlare con Giorgio come se fosse lì sul palco con me».

Dice di essere stata una spugna con lui. «All’inizio ero solo una ragazza borghese che sapeva le lingue, completamente ignara della vita. Ma avevo una capacità: quella di assimilare le sollecitazioni. E, come una spugna, ho assorbito il talento di quel genio che era Strehler. Lui mi ha cambiato la vita e, probabilmente, m’ha amata così tanto proprio perché ero materia da plasmare con le sue mani».

Quali altri incontri della vita l’hanno cambiata? «Quelli con Gino Paoli, con Lucio Ardenzi, mio marito, che m’ha fatto recitare per la prima volta dandomi la possibilità di tirare fuori tutto quello che avevo accumulato stando vicina a Giorgio. Pure con Sergio Bardotti, produttore meraviglioso, abbiamo volato alto. Altissimo». 

“La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” rimane, forse, il suo disco più importante. «Sa che è considerato uno dei vinili più belli del mondo? Al tempo ero già stata in Brasile diverse volte e cantavo canzoni bossa, ma non avevo ancora conosciuto lo splendore dei testi di un grande poeta come Vinicius; la bellezza del disco sta nel fatto che lui parla e io entro sulla sua voce. Neanche in Brasile avevano mai inciso una cosa del genere. E il merito è stato di Bardotti. Io, lui, Vinicius e Toquinho vivemmo tutti assieme, a Roma, per due mesi e le canzoni nacquero in quel contesto».

È vero che la prima sera a Sanremo, una volta davanti al microfono, s’è detta: che ci faccio io qui? «No, ho pensato: oddio che paura. Quando sei in gara, ti senti in gara. Ho accettato di giocarmi questa carta e debbo dire che m’ha fatto molto bene. L’opportunità di cantare quattro volte il mio brano m’ha molto gratificata». 

Perché ha definito “Imparare ad amarsi” “la mia tac”? «Il pezzo di Bungaro mi piaceva molto sotto l’aspetto musicale e amavo la frase “bisogna imparare ad amarsi e imparare a lasciarsi”, ma il resto no. Così ho telefonato a Pacifico, che mi chiama “la mia muovipenna”, e abbiamo parlato a lungo, lui poi ha tradotto tutto in versi e n’è venuta fuori questa radiografia, poi inserita nella raccolta “Un pugno di stelle”». 

Dispiaciuta che, dopo avergliela promessa, Dalla si sia tenuto “Cara”? «Dissi: cavolo, Lucio è sempre il solito. Ma adoravo il suo essere giocoso, a Bologna passavamo assieme intere giornate. Sono felicissima di tributargli un grande omaggio il 2 giugno al Teatro Romano di Verona assieme a Curreri, a Bersani, a Ron e a diversi altri».

Un tempo le interpreti femminili erano poche e molto influenti, oggi è forse il contrario. «Vero, ce ne sono troppe. Un tempo eravamo solo io, Mina, Milva e la Zanicchi, quattro voci diverse una dall’altra. Oggi, a parte Fiorella, Malika, Arisa, quasi non riesco a distinguerle».

A proposito di Milva, non è grata alla vita di averle lasciato quello che ha negato a lei; la possibilità di andare in scena ancora ad 83 anni? «A parte i dolori reumatici ereditati da papà, ho una testa che funziona. E questa è la cosa più importante perché giovinezza e vecchiaia stanno tutte nel cervello, in come, anche in età avanzata, riesci ancora ad affrontare la vita, a giocarci, a soffrirne. Sono molto vicina a Milva e mi sono data da fare per farle avere a Sanremo il premio alla carriera che merita».

Lei è sempre stata una persona curiosa. «Se sei curioso, coglierai sempre un particolare della vita capace di emozionarti. La curiosità è una lettura del mondo che ti gira attorno».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro