Mietta: non solo pop, ve lo do io il jazz

La cantante sul palco del Blue Note. "Continuo a scrivere “Lettere d’amore mai spedite“, e cinema e tv..."

Mietta, pseudonimo di Daniela Miglietta, 51 anni

Mietta, pseudonimo di Daniela Miglietta, 51 anni

Milano - Per non rimanere inchiodata ai mondi pop di quel dududù dadadà che le ha segnato la vita, Mietta cambia pelle. E riscopre questa sera il fascino del jazz sul palcoscenico del Blue Note, adagiando voce, umori e sentimenti sulla tastiera del pianoforte di Dado Moroni. "Ogni interprete che si rispetti coltiva grandi amori che esulano dalla quotidianità" ammette la cantante tarantina, attesa in via Borsieri per due set. "Io, ad esempio, solo pop non mi ci sono mai vista, proiettandomi verso qualsiasi forma musicale, dal rock al jazz, dal soul al blues, dal funky al rhythm’n’blues. Poi la frequentazione di Dado, che è sposato con una mia carissima amica, ha finito per evolvere il nostro rapporto da amicale a professionale". Non è la vostra prima esperienza. "Assolutamente no. Abitando in zona Morivione per me Milano è casa e al Blue Note ho già debuttato in trio otto anni fa, sempre assieme a Dado, con lo stesso spettacolo con cui torniamo ora in duo: ‘Quando il jazz fa pop’. Durante l’esibizione, infatti, prendiamo amabilmente in giro il mio essere pop e quindi metodica, lineare, mentre la musica afroamericana è istinto, improvvisazione, follia". Il connubio, però, ha un suo perché. "Dado trasforma il mio modo di intendere la musica contaminandolo con i suoni e le visioni del suo meraviglioso pianoforte. Il vero jazzista è lui, io sono solo una voce in prestito". Passa da Corea a Jobim, da Bécaud a Paoli fino ad arrivare ad Ella Fitzgerald, Dinah Washington, Barbra Streisand e tutte le altre divine che hanno cantato “Cry me a river”. "Beh, ‘Cry me a river’ è proprio il mio cavallo di battaglia, il mio essere, la mia anima. Io sono proprio così: forte, energica, passionale, sensuale". A suo figlio Francesco, 11enne, che musica fa ascoltare? "Tutta. Ha la fortuna di avere un papà chitarrista e un nonno che ha suonato ne Le Orme, mentre io ho una sorella e un fratello interpreti lirici. Ama i Queen, i Beatles, e si destreggia con qualsiasi genere musicale, ma al momento il suo cantante preferito è The Kid Leroy, rapper australiano del giro di Justin Biber". Il suo ultimo singolo “Milano Bergamo” è uscito ad agosto. "All’inizio della carriera non avere un genere musicale preciso mi ha un po’ destabilizzato, creandomi pure qualche problema commerciale. Oggi invece la gente ascolta tutto e un artista è più libero di spaziare di un tempo. Io ho iniziato a guardare altrove con il singolo ‘Milano è dove mi sono persa’ e poi ho continuato. Ora col produttore Valerio Carboni sto lavorando ad un nuovo disco d’inediti in cui spero di coinvolgere pure Dado; assieme, infatti, abbiamo scritto una canzone, ‘Questa sono io’, che eseguirò pure al Blue Note". Altri progetti? "Continuo a scrivere ‘Lettere d’amore mai spedite’, libro che tengo nel cassetto ormai da tre anni, ma nel futuro ci sono pure cinema e televisione".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro