Eurovision 2022, non scoccano le Scintille: festival a Torino, polemica a Milano

Il capoluogo piemontese si aggiudica l’evento musicale europeo. Pala Alpitour preferito al Palazzo di CityLife

La vittoria dei Maneskin a Rotterdam nell’edizione 2021

La vittoria dei Maneskin a Rotterdam nell’edizione 2021

Milano - Non scocca la scintilla, anzi non scoccano le Scintille tra Milano e l’Eurovision Song Contest 2022. La sede dell’edizione dell’anno prossimo del festival musicale europeo se l’aggiudica Torino con il suo Pala Alpitour, non il capoluogo lombardo che proponeva di ospitare l’Eurovision al Palazzo delle Scintille in zona CityLife, all’ombra dei tre grattacieli. Niente da fare per Milano. L’ufficialità da parte della Rai è attesa nelle prossime ore, ma secondo quanto si apprende non ci sono ormai più dubbi sul fatto che ad ospitare il contest canoro, con artisti da tutta Europa, sarà il capoluogo piemontese. Nel rush finale con Torino, Bologna, Pesaro e Rimini, il capoluogo lombardo non ce l’ha fatta. E a penalizzarne la candidatura potrebbe essere stato proprio il Palazzo delle Scintille. Intendiamoci: lo storico edificio, che attualmente ospita un hub vaccinale, è una location di prestigio in uno dei quartieri più innovativi non solo di Milano, ma d’Italia, ma le altre città italiane in corsa potevano contare su palazzetti dello sport forse più adatti ad ospitare il maxi-show dell’Eurovision, sempre ricco di effetti speciali e bisognoso di strutture tecniche adeguate.

In particolare il Pala Alpitour di Torino – progettato da Arata Isozaki, lo stesso che ha firmato anche una delle tre torri di CityLife, il Dritto – è uno degli impianti migliori d’Italia per ospitare eventi sportivi e musicali indoor. La struttura, però, non sembra il solo motivo per cui Milano è stata sconfitta. In Comune – fin dopo la vittoria all’Eurovision dei Maneskin nell’edizione di quest’anno a Rotterdam, in Olanda, un passaggio che attribuiva automaticamente la sede dell’eurofestival 2022 all’Italia – hanno sempre predicato prudenza sulla candidatura meneghina. La ragione è semplice: negli ultimi anni Milano ha già conquistato l’Expo 2015, è stata candidata per l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ma è stata sconfitta e ha ottenuto le Olimpiadi invernali (insieme con Cortina) del 2026. Milano pigliatutto, o quasi, ha dovuto lasciar spazio a un’altra città. Nessun commento da parte del sindaco Giuseppe Sala, ieri, peraltro, impegnato nel definire gli ultimi dettagli della sua nuova Giunta comunale.

La sconfitta del capoluogo lombardo nella corsa all’Eurovision, però, non è passata inosservata e il consigliere comunale di FI Alessandro De Chirico affonda il colpo contro la appena rinnovata amministrazione municipale: "Inizia sotto i peggiori auspici il nuovo mandato di Beppe Sala. Nonostante l’impegno preso dal Consiglio comunale che votò un ordine del giorno, il sindaco non ha fatto nulla per rinforzare la candidatura di ad ospitare la prossima edizione della kermesse musicale che, nella scorsa edizione, ha visto trionfare la band italiana dei Maneskin". Non è finita. L’esponente azzurro aggiunge: "Un evento del genere con così ampio respiro internazionale avrebbe dato lustro alla nostra città e un piccolo assist alle attività ricettive che stanno ripartendo tra mille difficoltà. Milano merita un sindaco attento alla sua città e non solo interessato ai like sui social network". Il risultato finale dell’Eurovision riapre una riflessione sui palazzetti per ospitare eventi di questa portata. Il capoluogo lombardo per ora può contare sul Forum di Assago, che ha una capienza di circa 10 mila posti, ma la cui costruzione risale agli anni Novanta ed è meno moderno, ad esempio, del Pala Alpitour, costruito per le Olimpiadi invernali di Torino del 2006. In vista dei Giochi invernali del 2026, però, Milano sta progettando due nuovi impianti. La nuova Arena a Santa Giulia – capace di ospitare 13 mila persone e destinata, dopo l’hockey su ghiaccio maschile ai Giochi, a diventare una struttura per sport e concerti – dovrebbe essere uno dei palazzetti più grandi e moderni d’Italia. L’altro impianto, la Milano Hockey Arena a Lampugnano, nell’area dell’ex Palasharp, avrà invece una capienza di circa 8 mila posti.

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