Ermal Meta al Forum: "Festeggio, poi il nuovo album"

Ad Assago per i suoi 38 anni e tante nuove hit in cantiere

Ermal Meta

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Milano, 20 aprile 2019 - «Ti prometto che ti penserò tutta la vita» canta Ermal Meta, spiegando le vele alla ricerca della felicità, tra i sentimenti di “Ercole”, l’inedito che si regala stasera al Forum per festeggiare il trentottesimo compleanno. La canzone arricchisce il cofanetto “Non Abbiamo Armi - Il Concerto”, dato alle stampe da Meta (preceduto in scena dal Cordio de “La nostra vita”) per suggellare tre anni senza fiato carichi di soddisfazioni. In sala il pubblico delle grandi occasioni, stretto sotto al palco a cantare le sue “Mi salvi chi può”, “Quello che ci resta”, “Odio le favole”. «Questa del Forum è un’idea che mi ronzava in testa da qualche tempo, per chiudere il cerchio di questi tre anni e andare in pausa creativa a scrivere il nuovo album», spiega.

Che spettacolo ha preparato? «Molti pezzi sono riarrangiati perché ho in formazione un nuovo chitarrista, quindi suonano un po’ diversi. Come in ogni celebrazione che si rispetti, abbiamo individuato un percorso musicale che dagli esordi arriva all’ultimo singolo ‘Ercole’». Cosa le ha insegnato l’esperienza precedente? «Al Forum ho imparato come fare l’ascolto in cuffia. In un posto così grande, con volumi così elevati, le frequenze basse che arrivano sono tantissime, quindi nei monitor devi tagliare le frequenze dai 400hz in giù perché tanto ti arrivano dalla sala e se si sovrappongono non capisci più niente». Cosa cambia? «Un anno fa per me è stato un piacere e un onore condividere quel palco con persone che stimo e con cui ho lavorato. Lisa, Fabrizio Moro, Jarabe De Palo, Antonello Venditti che è un amicone e sono un suo stra-fan. Stavolta ci sarà solo J-Ax, perché l’ultima collaborazione, ‘Un’altra volta da rischiare’, l’ho fatta con lui. E sarà altrettanto bello». Ci sarà lo Gnu Quartet, con cui ha suonato nei teatri? «Sì, lo Gnu fa parte della storia di questi tre anni m’è sembrato giusto invitarlo. Suoneremo assieme, come nei teatri, quattro pezzi, mentre ‘Molto bene molto male’ la farò con loro e con la band dando vita ad un momento di grandissima enfasi musicale perché sul palco in quel momento saremo in undici a suonare». Ha già nel cassetto qualche canzone per il nuovo album. «Ho una ventina di pezzi. Possono sembrare tanti, ma in realtà non lo sono. Quando faccio un disco voglio un’ampia libertà di scelta e voglio scegliere almeno fra una trentina di canzoni. Devo essere innanzitutto convinto di quel che ho in mano. Comunque ho una gran voglia di scrivere e quindi penso che non ci saranno problemi». Oggi compie 38 anni. Per i 40, cifra tonda, cosa le piacerebbe fare?  «Non ci ho pensato. Magari fare una super festa privata con tutti i parenti e gli amici. Magari in questi due anni mi verranno in mente altre cose. Intanto arriviamoci». Insomma, l’ansia da stadio non ce l’ha? «Sono per la politica dei piccoli passi e penso che in certi posti ci si debba arrivare per gradi. Sinceramente, non me ne importa nulla. L’importante è continuare a fare bella musica». 

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