Boomdabash & Friends, che festa all'Alcatraz

Bertè, Rocco Hunt, Clementino sul palco per i 15 anni della band

Boomdabash

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Milano, 9 maggio 2019 - Dopo tredici settimane di permanenza in classifica, “Per un milione” se ne sta ancora saldamente aggrappato al quarto posto, risarcendo così i Boomdabash a suon di scaricamenti dell’undicesimo posto incassato al Festival. «Anche se, per essere una prima volta e in un cast di quel livello, il piazzamento è validissimo», ammette Biggie Bash, al secolo Angelo Rogoli, che, per celebrare assieme ai compagni i quindici anni della band, organizza questa sera all’Alcatraz una maratona ricca di musica e di sorprese.

L’avete chiamato Boomdabash & Friends.

«Già. E l’intendiamo come una vera e propria festa; una compilation di nostri successi, più alcuni pezzi un po’ più datati che eseguiremo con gli ospiti, che canteranno pure brani loro. Con J-Ax, ad esempio, oltre a “Il solito italiano”, vorrei tanto cantare qualcosa degli Articolo 31 tipo “Ohi Maria”, a cui sono molto legato affettivamente per aver vissuto quegli anni”.

Chi altro ci sarà?

«In “Non ti dico no” avremo ovviamente la nostra amica Loredana Bertè, ma aspettatevi grandi cose pure da Rocco Hunt, dai Sud Sound System, da Clementino e da Sergione Sylvestre».

L’ultimo album “Barracuda” troverà molto spazio?

«Tranne un paio di brani, lo eseguiremo per intero».

Chi avreste voluto avere e, invece, non potrà esserci?

«Alessandra Amoroso. Fra noi c’è grande amicizia e quindi tenevamo alla sua presenza, ma, purtroppo, oggi è in concerto a Bari».

Avete pronto un nuovo brano per l’estate?

«Sì, ma non lo eseguiremo all’Alcatraz perché è ancora in fase di missaggio; uscirà a metà giugno, probabilmente con un featuring che non posso ancora anticipare».

E l’album?

«Arriverà il prossimo anno. A fine estate, infatti, pubblicheremo un altro singolo per poi iniziare a lavorare seriamente sul resto delle canzoni».

Intanto è uscito “Que te enamores” versione spagnola di “Per un milione”.

«Il brano è nato dal nostro incontro con Cupido e Portusclan El Tigre, due giovani artisti cubani di grande talento che ci hanno contattato. Quando abbiamo sentito un’idea di provino siamo rimasti colpiti e ci è sembrato giusto lavorare assieme a questa singolare versione remix».

Che bilancio fate di Sanremo?

«Come dicevo, siamo molto soddisfatti dell’11° posto, perché le cose sono andate comunque ben oltre le aspettative. E poi “Per un milione” si muove ancora bene sia in radio che in classifica e la prossima settimana arriverà con tutta probabilità al doppio disco di platino. Per noi è questo a contare per davvero».

C’è qualcosa che l’ha resa particolarmente orgoglioso dell’esperienza festivaliera?

«Sì, aver saputo gestire la pressione di Sanremo».

Ora che estate vi aspetta?

«Abbiamo in agenda un lungo tour estivo con oltre 40 esibizioni, compresi i set in alcuni festival di prestigio come l’Home di Treviso. E forse ci vedrete pure in qualche format della tv».

Un anno e mezzo fa se lo sarebbe immaginato?

«Assolutamente no. Vivo alla giornata, sono piuttosto pessimista e tendo quindi a rimanere con i piedi per terra».

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