X Factor, tutti in piedi per Anastasio: primo live in piazza Cordusio /FOTO

Acclamato dal pubblico il vincitore del talent show. Con lui anche gli altri finalisti

Il 21enne Marco Anastasio si è aggiudicato l’edizione 2018 di X Factor

Il 21enne Marco Anastasio si è aggiudicato l’edizione 2018 di X Factor

Milano, 15 dicembre 2018 - Anastasio? Il poeta della generazione «fluttuante», ma anche il rapper che piace alle mamme e ai papà. Ce n’erano tanti venerdì sera alla filiale di Intesa Sanpaolo di piazza Cordusio per il live gratuito del vincitore e degli altri tre finalisti – Naomi, Luna e i Bowland – del talent X Factor, di cui la banca è main sponsor. Genitori nelle vesti di accompagnatori dei figli minorenni che si dichiarano anche telespettatori appassionati del programma di Sky. Fan del giovane cantautore rap, sotto l’ala di Mara Maionchi, sono figlia e madre, Donatella Casini, che dice per entrambe: «Tifavamo per la sua vittoria, è un vero fuoriclasse, la via moderna al cantautorato. Il programma ha di magico che, attraverso la musica, unisce generazioni diverse». Anche Benedetta Bruscagnin era lì con il padre con cui ha visto tutte le puntate: «Tutti bravissimi i concorrenti in questa edizione. Ma era Anastasio ad avere l’X Factor: incredibile l’emozione che riesce a trasmettere cantando. E lo dice una a cui il rap non piace». Anastasio abbatte le classiche rivalità tra sorelle.

Federica Parravicini, 19 anni, è venuta con sua sorella più piccola e spiega il segreto del trionfatore della dodicesima edizione dello show: «Ha meritato la vittoria perché canta la condizione dei giovani di oggi, la loro difficoltà a collocarsi dentro una posizione definita, il loro smarrimento dopo il tramonto delle ideologie». Lo studente ventunenne, che con il suo inedito «La fine del mondo» è già Disco d’Oro, mette tutti d’accordo ed entusiasma anche ragazzi come Mattia Ogabri: «Le sue liriche sono diverse da quelle dei rapper di strada che elogiano la criminalità. Non ha nulla in comune con Sfera Ebbasta». Karina Iermanova avrebbe preferito la vittoria dei Bowland, la formazione iraniano-fiorentina composta da Saeed Aman, alla chitarra e alla tastiera, Leila Mostofi, alla voce, e Pejman Fani, suonatore di ammennicoli ritmici, che si è dovuta accontentare del quarto posto: «Anastasio è molto bravo, ma i Bowland erano la proposta più originale e innovativa», commenta. Promossi tutti i giudici: «Ho apprezzato la competenza musicale di Asia Argento, mi è dispiaciuta la sua partenza “forzata”. Lodo Guenzi se l’è cavata egregiamente a sostituirla, considerando che è intervenuto a programma già avviato. Il mio preferito rimane Manuel Agnelli, spero proprio che cambi idea e resti giudice anche per l’anno prossimo».

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